Ex Ilva, ArcelorMittal chiede proroga Cigo

TARANTO – ArcelorMittal ha inviato una comunicazione ai sindacati, chiedendo la proroga di 13 settimane per la Cigo, ovvero la cassa integrazione ordinaria.

L’intervento riguarda 1273 dipendenti di cui:

  • 900 operai;
  • 104 intermedi;
  • 269 impiegati.

La società chiede la proroga perché la domanda più ridotta di acciaio a livello europeo non consentirebbe di fare altrimenti.

La procedura è partita il 2 luglio 2019, ma è stata prorogata due volte:

  1. la prima volta il 30 settembre alla scadenza del 28 settembre;
  2. la seconda (quella in scadenza ora) il 28 di dicembre.

La società ha cercato anche di chiedere al Governo 4700 esuberi entro il 2023, ma questo non è possibile, Perché? Perché sul contratto con lo Stato c’è un vincolo occupazionale. Il Governo ha anche annunciato una penale di 150mila euro per ogni lavoratore licenziato.

Anche se la causa del 27 novembre è slittata al 20 dicembre per permettere allo Stato e alla società franco-indiana di incontrarsi, ora il nodo da sciogliere resta ancora quello dei dipendenti.

ArcelorMittal: parte lo sciopero dei sindacati a Roma

La vertenza riguarda sia quelli in cassa integrazione ordinaria sia in cassa integrazione straordinaria. Ora tocca al Governo, entro il 16 dicembre, dare un secondo piano industriale ad ArcelorMittal, che preveda il totale assorbimento dei lavoratori, anche in aziende collegate all’ex Ilva.

Se il negoziato si dovesse bloccare, il procedimento partito dai commissari straordinari si potrebbe continuare, mentre per il momento resta bloccato con il rinvio dell’udienza a gennaio.

I sindacati non stanno a guardare e hanno annunciato uno sciopero a Roma per le ore 23.00 del 9 dicembre. Lo sciopero si concluderà l’11 di dicembre. I sindacati che hanno indetto lo sciopero sono Fim, Fiom e Uilm.

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