Ex Ilva: i commissari denunciano ArcelorMittal a Taranto

TARANTO – Ex Ilva: i commissari straordinari hanno presentato questa mattina un esposto contro la società indiana ArcelorMittal.

La società franco-indiana ha comunicato la chiusura degli altoforni e ha impedito ai commissari straordinari di entrare in fabbrica per verificarne le condizioni. Nell’incontro con il Governo di ieri, l’amministratore delegato Lucia Morselli ha dichiarato pubblicamente che senza scudo penale non si può procedere.

Infine, la Procura di Milano, dove la multinazionale ha presentato una richiesta di legittimità del recesso, ha avviato un’inchiesta per verificare se tutto si è svolto regolarmente nell’interesse pubblico.

Cosa dice l’esposto per l’ex Ilva

L’esposto dei commissari sarebbe “contenente fatti e comportamenti, inerenti al rapporto contrattuale con ArcelorMittal”. Quindi, la società avrebbe agito in modo illegale non solo vietando l’ingresso ai commissari di recente, ma anche in altre occasioni non rese note pubblicamente.

Si parlerebbe anche distruzione delle materie prime, creando un danno di portata nazionale. Se le ipotesi di reato dell’esposto si dimostrassero vere, la società rischierebbe fino a 12 anni di reclusione.

Da quando ArcelorMittal ha un contratto di affitto per l’ex Ilva, l’azienda ha perso 2 milioni di euro al giorno. La stesa Lucia Morselli aveva dichiarato che gli stipendi non si pagavano con la produzione dell’azienda.

Il filone dei commissari straordinari a Taranto è diverso da quello della Procura di Milano, che invece ipotizza delle condotte contro l’interesse pubblico, senza però al momento dare informazioni sul “come” (le indagini si sono appena aperte…).

ArcelorMittal investe in India 6 miliardi di euro

ArcelorMittal proprio oggi ha comunicato di stare investendo in India 6 miliardi di euro. Questo denaro doveva essere usato nel risanamento del polo siderurgico tarantino, secondo gli accordi presi con il Governo italiano.

La società ha motivato la scelta in termini di costo. In India si potrebbero produrre 3 volte tanto le tonnellate di acciaio, ma con la metà dei dipendenti del polo ionico.

Ex Ilva: Luigi di Maio auspica una soluzione giudiziaria

Il Ministro degli Esteri ed ex Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, oggi in Campania, ha auspicato l’intervento giudiziario da parte del Governo.

L’invito è a restare compatti nel Governo: “Parlare oggi del piano B significa dare oggi la migliore via d’uscita ad Arcelor Mittal. Deve sentire la pressione di tutti i cittadini e del sistema Italia”.

Anche dai sindacati è forte la preoccupazione. “Taranto è la più grande acciaieria d’Europa. Non è accettabile che ci siano esuberi” spiega Landini.

Nel frattempo, Giuseppe Conte ha dichiarato ufficialmente che non permetterà che ArcelorMittal spenga gli altoforni. L’interesse nazionale è troppo forte. Scema così l’ipotesi di un accordo per far mantenere l’ex Ilva alla multinazionale franco-indiana.

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