Ex Ilva: partono le verifiche dell’Arpa per gas

TARANTO – Per l’ex Ilva arriva una nuova denuncia dai sindacati. Infatti, nel pomeriggio dello scorso 26 gennaio 2020, si sono viste fiammate altissime provenienti dal polo siderurgico.

I sindacati hanno evidenziato quanto accaduto e hanno chiesto spiegazioni ad ArcelorMittal. La società franco-indiana ha fatto sapere che si era riscontrato un eccesso di gas coke.

Quindi, si è dato il via alla procedura di bruciare il gas con torce dedicate in sicurezza. In più, la società ha precisato che per questo evento all’ex Ilva non ci sarà un aumento delle emissioni rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente.

Ex Ilva: partono le verifiche Arpa

L’Arpa Puglia, a seguito dell’evento, ha deciso di monitorare la situazione e misurare l’inquinamento. Così, si potrà capire se davvero le emissioni sono nella norma. Per questo alcuni operatori Arpa si sono recati nel polo siderurgico.

Secondo ArcelorMittal, le torce sono state accese per 15 minuti. Infatti, tutti gli strumenti segnavano l’eccesso di gas.

Una volta bilanciata la rete, quindi, le torce si sono spente. Infatti, la procedura rientra tra quelle standard in queste situazioni secondo l’azienda.

L’Usb ha informato di aver proceduto a inviare un documento al ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, che ha risposto con un immediato interessamento per quanto accaduto all’ex Ilva.

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