Ex Ilva: prescrizione per un consulente

TARANTO – Nell’ambito del processo “Ambiente Svenduto”, un consulente della procura era stato accusato di falso. Ora, arriva la fine del percorso giudiziario per questo caso.

Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe dichiarato il falso in una perizia. Infatti, questa era stata chiesta dalla Procura di Taranto per verificare i dati sulla diossina.

L’uomo era stato condannato dalla Corte di Appello di Taranto a un anno di reclusione, per via del rito abbreviato. Ora, la sentenza è arrivata alla Cassazione, ma il caso è andato in prescrizione.

Quindi, la Cassazione ha potuto solo dichiarare il reato prescritto. In primo grado, lo stesso consulente era stato assolto dal gup per concorso in disastro ambientale e avvelenamento di sostanze alimentari.

Purtroppo, però, aveva ricevuto la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per 2 ipotesi di falso ideologico. Poi è arrivato l’Appello, che ha ridotto a un anno per il rito abbreviato. Infine, la sentenza di prescrizione in Cassazione.

La riduzione è arrivata non solo per il rito abbreviato. Infatti, il consulente aveva ottenuto le attenuanti generiche in secondo grado. Queste non avevano trovato accoglimento in primo grado. Quindi, ora l’uomo è libero.

La perizia dell’uomo rientra tra quelle depositate nel 2010 per l’inchiesta sull’ex Ilva all’epoca della vecchia proprietà su “Ambiente Svenduto”.

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