No Tax Area: la richiesta della Confcommercio per Taranto

TARANTO No Tax area per Taranto. Questa la richiesta che arriva da una nota talpa della Confcommercio locale.

Nel 2019, sono 1403 le imprese che hanno chiuso i battenti nella Provincia jonica, contro le 1064 aperte nello stesso periodo.

Un impoverimento del tessuto produttivo ed economico della città, al quale si aggiunge la vertenza dell’ex Ilva, sempre in primo piano. Nel 2018, il divario era stato altrettanto importanti.

Infatti, stando ai dati, 1299 erano le imprese chiuse in quel periodo, a fronte di 800 aperte. Secondo il presidente di Confcommercio provinciale Giangrande: “(…) non ci si preoccupa affatto, nonostante la perdita continua di imprese e di posti di lavoro. Purtroppo è una ferita sempre aperta che sanguina lentamente ed alla quale ci si è ormai abituati”.

Le iniziative del Comune per rinnovare e per dare fiato ai commercianti sono lodevoli per Giangrande, ma da sole non bastano. Serve una No Tax Area per Taranto, in modo che il vantaggio fiscale diventi un incentivo per fare impresa.

Infine, per la Confcommercio Taranto, sono 5 anni che si attendono fatti concreti e che gli imprenditori fanno sacrifici affinché le cose cambino davvero. Quindi, ora servono risposte concrete, soprattutto dal Governo.

Anche in questo modo si riesce a uscire dal ricatto “Salute o lavoro” che attanaglia il territorio da tempo.

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