Procura di Milano su ex Ilva: “Pericoli ci sono ancora”

MILANO – Anche la Procura di Milano ha inviato ieri una memoria sull’indagine svolta su eventuali danni allo Stato nella gestione dell’ex Ilva.

Infatti, secondo chi ha indagato, la società franco-indiana “continua a non ritenersi più vincolata dai contratti di affitto sottoscritti e persiste quindi la minaccia dello spegnimento degli altiforni e della dismissione dell’attività produttiva con tutti i danni conseguenti”.

Quindi, ora la Procura di Milano chiede di proseguire con le indagini. Infatti, questi lavori sarebbero coerenti con i doveri dell’ufficio, come spiega la stessa procura. ArcelorMittal, invece, aveva chiesto al Tribunale milanese di concludere il contratto di affitto e le conseguenti indagini.

La Procura aveva aperto il fascicolo informativo il 15 novembre 2019, quando i commissari straordinari avevano depositato un ricorso cautelare d’urgenza. Nonostante la sentenza del Tribunale del Riesame sull’Afo 2, per la Procura di Milano, ci sarebbero ancora pericoli legati al polo siderurgico.

Infatti, secondo chi ha indagato, ci sarebbero continue minacce di chiudere lo stabilimento ogni volta che c’è un intervento giudiziario. Nel frattempo, proseguono da più parti richieste di chiusura dello stabilimento e la conseguente riconversione economica, mentre si attende una soluzione da parte del Governo nazionale.

In particolare, arriva il commento del consigliere comunale Battista, che chiede: “Da anni chiediamo un piano di chiusura delle fonti inquinanti e riconversione del territorio”.

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