TARANTO – Ex Ilva ancora al centro delle notizie locali e non solo. Il custode giudiziario Barbara Valenzano ha consegnato la perizia richiesta per l’altoforno 2, che si trova nell’area a caldo.
La dottoressa Valenzano ha rilevato che le prescrizioni relative all’analisi del rischio mancano ancora di alcuni aspetti. In particolare, mancherebbero le procedure operative in risposta ai rischi.
Infatti, l’analisi aveva mostrato alcune criticità ed era compito della nuova società verificare la presenza di comportamenti e strumenti ideali per abbattere il rischio. Invece, secondo la perizia, non ci sarebbe l’automazione in questa fase, quindi i rischi resterebbero.
ArcelorMittal ha fatto una richiesta di proroga, quindi ora la perizia arriverà sul tavolo del Pubblico Ministero, che dovrà dare il suo parere entro il 9 dicembre. In più, entro l’11 dicembre ci sarà il responso del giudice di dibattimento, che dovrà decidere se dare ad ArcelorMittal la proroga che ha chiesto o no.
La proroga per l’ex Ilva dovrebbe servire per effettuare i lavori che servono per abbattere il rischio, ma la scadenza era fissata per il 13 dicembre. Il giudice, quindi, deve decidere se questa scadenza è valida o se, invece, farla slittare.
Se non viene slittata, scatterà di nuovo il sequestro per l’altoforno 2. Quindi, l’azienda potrebbe richiedere un nuovo intervento del Tribunale del Riesame. Infatti, l’altoforno 2 è necessario per garantire la produttività dello stabilimento.