Ex Ilva: firma accordo tra commissari e ArcelorMittal

TARANTO Ex Ilva: i commissari straordinari e i vertici di ArcelorMittal hanno firmato questa mattina alle 12:00, presso uno studio notarile a Milano.

Quindi, si chiude la vicenda giudiziaria al Tribunale di Milano e non sarà più necessaria la prossima udienza del 6 marzo. Una terza causa, però, potrebbe essere in arrivo sulla stessa vicenda.

La firma è stata tra l’ad di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, e i commissari straordinari Ilva. Come reazione alla vicenda ex Ilva, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha chiamato per un tavolo oggi pomeriggio tutte le associazioni joniche che si occupano della questione salute e ambiente.

Il piano industriale firmato andrà dal 2020 al 2025. L’Afo5 sarà completamente rifatto. Invece, gli altoforni principali avranno lavori con calma e dividendo le spese a metà tra l’amministrazione straordinaria e la società franco-indiana.

Ex Ilva: in cosa consiste l’accordo?

Si parla anche di forni elettrici e di avvio di decarbonizzazione. Alla fine, si produrranno 8 milioni di tonnellate di acciaio e ci saranno 10700 lavoratori impiegati secondo l’accordo. Nel breve periodo, però, si useranno gli ammortizzatori sociali e la produzione sarà di meno, per fare i lavori di adeguamento.

Entro il 31 maggio si dovrà trovare “una soluzione che preveda il ricorso a strumenti di sostegno, compresa la cassa integrazione guadagni straordinaria, per un numero di dipendenti da determinare”.

In caso di recesso, ArcelorMittal dovrà pagare 500 milioni di euro per lasciare l’ex Ilva. Entro il 30 novembre deve arrivare il nuovo contratto di investimento, che coinvolgerà anche Invitalia.

Se ciò non avviene, ArcelorMittal potrà andarsene se entro il 31 dicembre non si saranno stabiliti gli investimenti. Non fa parte dell’accordo lo scudo penale, del quale non si è parlato.

Sindacati contrari

Cgil, Cisl, Uil, Fim, Fiom e Uilm sono contrari all’accordo appena sottoscritto per l’ex Ilva. Le ragioni sono quattro:

  1. non c’è stato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali;
  2. non si capisce quali sono le strategie ambientali e occupazionali;
  3. c’è uno stallo per l’anno 2020;
  4. non si capisce bene quanto investiranno ArcelorMittal e la Am InvestCo per i nuovi investimenti.
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