Ex Ilva, sindacati denunciano “comandate” antisciopero

TARANTO – Secondo alcuni lavoratori e delegati Rsu, per l’ex Ilva l’azienda avrebbe aumentato le comandate in vista dello sciopero del 10 dicembre.

Infatti, dal 9 all’11 dicembre, i sindacati hanno previsto uno sciopero per la questione ex Ilva direttamente a Roma. Secondo il sindacato, però “l’azienda sta incrementando il numero di comandate sugli impianti senza alcun accordo con il sindacato. In tal modo si nega a molti il diritto allo sciopero”.

Stando a quanto riportato dalle Rsu, ci sarebbero delle pressioni sui lavoratori. Infatti, queste comandate non sarebbero state concordate con i sindacati. Quindi, a conti fatti, sarebbero in pochi quelli in grado di partecipare allo sciopero.

D’altra parte, il prossimo 9 dicembre i lavoratori attendono il piano del Governo per il rilancio dell’azienda. In più, nello stesso giorno la Procura di Taranto deve dire se l’Afo 2 sarà sotto proroga o meno. Infatti, il tribunale ha già ricevuto la documentazione della dott.ssa Valenzano in proposito. La parola “Fine” alla questione Afo 2 ci sarà da parte del Tribunale di Taranto entro il 12 di dicembre.

Se la proroga non andasse avanti, allora il 13 dicembre si dovrà spegnere l’Afo 2, con conseguenze per tutto lo stabilimento. Infatti, anche l’Afo 1 e l’Afo 4 potrebbero risentirne. Per questo, i sindacati avevano organizzato lo sciopero dal 9 di dicembre alle ore 23.00 all’11 dicembre alle ore 07.00. In questo modo, i lavoratori potranno recarsi sotto al Palazzo del Governo a Roma per manifestare prima dell’incontro dell’11 dicembre tra il Governo e l’azienda.

Solo dopo si saprà se la vicenda giudiziaria a Milano potrà proseguire il 20 dicembre, oppure se c’è stato l’accordo su ex Ilva tra società franco-indiana e Governo.

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