Acciaierie d’Italia: Franco Bernabè ha parlato dell’ex Ilva, le parole

TARANTO – Il presidente di Acciaierie d’Italia Franco Bernabè ha parlato dello stabilimento ex Ilva di Taranto, affermando che se chiudesse, sarebbe una bomba ecologica. L’impianto, quindi, deve restare “uno stabilimento che produce acciaio in maniera compatibile”. Poi ha aggiunto: “Lavoriamo tutti quanti concordemente per sviluppare questo stabilimento, se viene abbandonato il problema non è più risolvibile”.

Le dichiarazioni di Franco Bernabè

Lo sguardo è anche rivolto al futuro: “Il progetto di realizzazione di transizione industriale è il più ambizioso tra quelli che si stanno realizzando in Italia, un progetto lungo e complesso che richiede 5,5 miliardi di investimenti”. Inoltre, “entro maggio 2023 saranno completati tutti gli investimenti di protezione ambientale”. Proprio per la protezione ambientale, “sono stati spesi da Acciaierie d’Italia 700 milioni di euro” e in totale gli investimenti toccano gli 1,2 miliardi.

Per quanto riguarda i prossimi obiettivi, la priorità del percorso di transizione è “la completa decarbonizzazione dello stabilimento con obiettivi articolati”. L’impianto dovrà essere “capace di utilizzare l’idrogeno, perciò servirà riconversione graduale”. Poi si passa all’aspetto occupazionale tramite il recupero della competitività e alla sostenibilità economica, mentre la quarta priorità sarà “far crescere la cultura dell’acciaio”, con un piano che si sviluppa interamente entro un decennio (2022-2032).

Bernabé ha concluso dichiarando che Acciaierie ha costruito da zero “un centro di sviluppo e ricerca, assumendo 15 operatori”, con collaborazioni con l’Università e il Politecnico.

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