Green Belt, una cintura verde intorno alla città di Taranto

I primi interventi sono stati riportati a marzo, il progetto ha ottenuto grandi finanziamenti in quanto è stato dimostrato che si tratta di un progetto che ha un importante valore. Si può puntare tutto sull’ambientalizzazione, sulla rinaturalizzazione delle aree pubbliche e sull’implementazione del verde.

Green Belt, rinaturalizzazione delle zone nord, est e sud di Taranto

Green Belt, vuole intervenire su tutti i parchi, le zone umide, le aree a verde e tutte quelle zone di interesse naturalistico del Comune di Taranto. La cintura verde si dividerà in varie zone.

La prima è la zona Nord quindi tra i quartieri Tamburo, Paolo VI ed il Secondo Seno del Mar Piccolo. Poi ci sarà la cintura verde est nei quartieri Solito, Salinella, Taranto Due. Infine la cintura verde Sud, avrà a che fare con tutto il litorale ed i quartieri San Vito, Lama e Talsano.

Più spazi verdi per i più piccoli

Nel tempo gli spazi verdi sono diminuiti, perchè si è scelto di puntare sulle costruzioni e tralasciare il verde pubblico importante sia per il tempo libero che per respirare aria pulita. Oggi più che mai si è evidenziata la necessità di attenuare gli agenti inquinanti nei quartieri più sensibili della città e dare nuovamente alla natura ciò che le apparteneva.

Si investiranno importanti somme di denaro su diverse aree come i parchi urbani Eco Palude La Vela, Viale Del Tramonto, il Parco del mirto, la Villa Peripato ed il parco Mar Grande. In questo modo si spera di poter recuperare zone marginali, mai valorizzate, soprattutto pensando ai più piccoli, ai bambini di qualunque età. Ma non finisce qui, saranno realizzati anche i percorsi pedonali e ciclabili che si trovano sparsi nelle grandi città come Milano. L’obiettivo è favorire lo spostamento green rispetto all’utilizzo delle auto e dei mezzi che inquinano.

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