Azzolina: la didattica distanza diventa obbligatoria

ROMA – Nella recente disposizione del 6 aprile del ministro dell’istruzione Azzolina, la didattica a distanza è diventata obbligatoria.

Purtroppo, però, la decisione lascia perplessi genitori e docenti. Infatti, secondo l’Istat ,un terzo delle famiglie italiane non avrebbe nessun Pc, né un tablet. In più, le famiglie numerose potrebbero avere problemi a dotare un dispositivo a ogni figlio per poter seguire la didattica a distanza.

Infine, il 50% dei cittadini al Sud non ha un PC, mentre la banda larga non è disponibile per tutti. Quindi, la responsabilità del diritto allo studio diventa, secondo gli operatori, una responsabilità solo di famiglia e docenti.

Infatti, c’è anche la questione che, sempre per decreto ministeriale da parte del Miur, tutti i ragazzi che frequentano adesso gli anni intermedie delle scuole avranno la promozione assicurata.

Invece, per quanto riguarda la maturità, si pensa a una prima prova e ha un colloquio orale basato su quanto si è riuscito a fare prima dell’emergenza Coronavirus.

In più, l’obbligo della didattica a distanza costringe i docenti a fare i compiti in classe e le verifiche con chi riesce a collegarsi, sempre in modalità telematica.

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