Bullismo a scuola: cosa fare per la normativa?

TARANTO – Il bullismo a scuola ora non è più “una cosa tra ragazzi”. Ci sono delle normative da seguire quando si presenta questo odioso fenomeno in classe.

Prima di tutto, l’insegnante è tenuto a informare sia i genitori della vittima, sia quelli del bullo. In entrambi i casi, però, non si possono dare nomi né della vittima né dell’aggressore.

In più, si deve informare il dirigente scolastico. I genitori del bullo sono pienamente responsabili per le azioni del figlio minorenne. In una recente sentenza del Tribunale di Roma, non importa se c’è una separazione o un divorzio in corso tra i genitori.

In più, anche il Ministero dell’Istruzione, nelle persone degli insegnanti, del dirigente scolastico e del Consiglio di classe, sono responsabili.

Infatti, questi sono tenuti a vigilare sui comportamenti degli alunni e a intervenire in caso di bullismo a scuola, nel rispetto della normativa vigente.

Se questo non avviene, in sede di risarcimento danni, i genitori della vittima minorenne possono chiedere i danni sia alla scuola sia ai genitori del bullo.

Prima di arrivare alle vie giudiziarie, conviene capire qual è lo stato di salute di entrambi. Infatti, sia il bullo sia la vittima possono avere delle conseguenze a livello psicologico. Quindi serve rivolgersi a personale specializzato, che riesca a capire i motivi di questi comportamenti e a fornire le risposte adeguate per i ragazzi.

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