Istruzione e formazione migliorano secondo l’Istat

TARANTO Istruzione e formazione sono in miglioramento secondo il rapporto Bes dell’Istat. La settima edizione del rapporto mostra, però, che non siamo ancora nella media europea.

I cosiddetti Neet, cioè i ragazzi che non studiano e non lavorano, si riducono di numero: -0,7% nel 2018 rispetto al 2017 (ultimi dati disponibili).

Quindi, in totale raggiungono il 23,4% della popolazione. L’istruzione resta un punto fermo nella vita del 27,9% della popolazione, mentre la formazione arriva all’8,1%.

Infatti, il trend sembra positivo, ma è solo la punta dell’iceberg. La dispersione scolastica si presenta ancora in Italia, nonostante tutto.

Infatti, per l’Istat, il 14,5% dei ragazzi dai 18 ai 24 anni non ha ottenuto il diploma, ma segue corsi di formazione per l’avviamento al lavoro. In più, c’è da valutare l’andamento scolastico dei ragazzi e le loro effettive competenze. Infatti, il 30,4% è low performer per la lingua italiana e il 37,8% lo è per la matematica.

Nel Mezzogiorno, si sale al 41,9% per l’italiano e al 53,5% per la matematica. Questi risultati mostrano ancora una volta un’Italia a due velocità.

“Il livello di istruzione, insieme alla condizione occupazionale ed economica è direttamente legato alla possibilità di rimanere attivi e di essere inseriti pienamente nella vita culturale e sociale di una comunità” spiega l’Istat.

Infatti, per l’ente di ricerca statistica c’è un rapporto tra titolo di studio e partecipazione ad attività culturali e formative, oltre alle competenze digitali.

 

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