Messinese contro la didattica a distanza: la richiesta

La professoressa Antonella Messinese, responsabile del Dipartimento Istruzione e Cultura della Lega per la Provincia di Taranto, si scaglia contro la didattica a distanza, auspicando un ritorno alla normalità, da tradursi con un ritorno in classe. Il problema della DaD, per la Messinese, sono le conseguenze psicologiche difficili da gestire per le famiglie. “Studi scientifici hanno dimostrato come una prolungata reclusione e un utilizzo eccessivo di internet e dei social media influenzino in modo negativo la salute mentale degli adolescenti”, le sue dichiarazioni riportate da PugliaPress.

Messinese: didattica a distanza genera “problemi psicologici” per i ragazzi

A mancare è “la complicità tra studenti tra i banchi di scuola”, così come “l’attenzione alla gestualità del docente” e “tutta la formativa routine della didattica in presenza”. La richiesta dell’esponente leghista sta nell’incremento delle “linee guida per assistere i bambini e gli adolescenti nelle loro difficoltà emotive e psicologiche”, aumento di cui si dovrebbero occupare scuole, genitori e istituzioni sanitarie. “La Lega auspica che i giovani e la scuola siano messi al centro delle discussioni politiche future per raggiungere l’inclusione sociale e il superamento della crisi sanitaria”. Poi la chiosa, con un attacco all’Unione Europea, la quale “ha dimenticato l’importanza dei servizi sanitari negli ultimi anni per poi occuparsi, durante la pandemia, esclusivamente degli interessi economici”.

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