Riprese in classe: cosa dice il Garante per la privacy

TARANTO – Le riprese in classe sono oggetto di chiarimento da parte del Garante per la privacy.

Ogni scuola potrà mettere le sue regole all’interno delle classi. In generale, però, gli studenti possono riprendere le lezioni per usarle a fini studio. Le riprese delle lezioni si potranno mettere su Internet solo previo consenso del personale scolastico e docente.

Il Garante pone anche l’accento sulle uscite anticipate da scuola. Molti istituti, infatti, chiedono il documento di riconoscimento e la delega per chi non è il tutore del minore. La prassi è confermata, ma anche qui la scelta è da scuola a scuola.

Per quanto riguarda, invece, la pubblicazione di voti o di esami, ci sono delle novità. Prima di tutto, l’unico dato deve essere il voto o il risultato. Non ci devono essere altre informazioni personali o riprese in classe.

I documenti non vanno pubblicati, ma consegnati solo agli studenti interessati e ai loro tutori. Nelle comunicazioni scuola-famiglia, oppure in caso di bullismo, non si possono fornire nomi di specifici studenti.

Solo i genitori o i tutori devono sapere se è coinvolto e come il proprio figlio. Per i ragazzi con disturbi di apprendimento o disabilità accertate, solo docenti, genitori, tutori e operatori sanitari devono essere a conoscenza delle condizioni di salute dell’alunno o del suo decorso sanitario.

Resta il divieto delle riprese in classe quando ci sono gli studenti nelle aule, per tutelare la loro privacy. All’esterno, invece, le immagini vanno cancellate e disposte solo per garantire la sicurezza dell’istituto scolastico.

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