Sciopero scuola a Taranto: studenti protestano contro il rientro

Giornata pesante su tutto il territorio italiano, in dettaglio a Taranto studenti mobilitati in seguito allo sciopero scuola proclamato da diverse sigle sindacali. Punti cruciali della protesta: rientro in sicurezza e l’opposizione ai nuovi piani di riforma della scuola presenti nel PNRR. Il sovraffollamento delle classi e dei bus è un tema caldo col quale i ragazzi attaccano il Governo Draghi, così come costo libri e trasporti. Vediamo in dettaglio le proteste.

Studenti in piazza a Taranto per lo sciopero scuola

“Poco o nulla è stato fatto per garantire un rientro a scuola in sicurezza”  dice Dennis Boccuni“. Inoltre prosegue “L’anno scorso sono stati circa 216.000 gli studenti contagiati e più di 1,4 milioni quelli messi in quarantena. Il ministro dell’istruzione Bianchi dice che non esistono le classi pollaio, ma la realtà che viviamo a scuola è diversa. Non basta qualche briciola in più per cancellare miliardi di tagli alla scuola”. “Oggi scioperiamo con i lavoratori, perché non vogliamo un futuro di precarietà e sfruttamento” chiarisce.

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Studenti Taranto: la riforma è peggiorativa

“Le aziende che licenziano e impongono contratti con salari da fame sono le stesse per cui milioni di studenti lavorano gratis in alternanza. Il Governo Draghi con il PNRR vuole rafforzare il modello della scuola-azienda, dove ci insegnano ad essere futuri schiavi. Infatti il PNRR prevede la creazione di stretti legami tra scuole e aziende, una riforma peggiorativa negli istituti tecnici e professionali, tutto a vantaggio dei padroni e non degli studenti. Noi non ci stiamo”.

Infine gli studenti richiedono “classi da 15 persone per garantire la salute e la qualità della didattica, assunzioni e stabilizzazioni dei docenti, un piano per un trasporto pubblico efficiente e gratuito, per contrastare il pericolo di contagio nelle scuole”. E sempre Boccuni espone una delle più grandi paure odierne “Saremo noi a pagare il prezzo di tutto questo”.

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