Scuola obbligatoria a 18 anni? Ecco la proposta

TARANTO – Sembrerebbe proprio che il Governo abbia deciso di varare una nuova riforma sulla scuola.

Infatti, la riforma prevederebbe l’obbligo di frequenza fino a 18 anni e l’esame di maturità anticipato di un anno.

Per attuare questa “riforma storica” è necessario fare qualche cambiamento sul piano già in azione. Quindi il viceministro dell’Istruzione, Anna Ascari, ammette che stiano circolando già un paio di idee a riguardo.

Per esempio, il ministero pensa di unire scuole medie e superiori, eliminandone un anno, oppure anticipare l’inizio della scuola dell’obbligo all’età di 3 anni, anziché di 6.

Infatti, anche se la scuola materna inizia a 2 anni e mezzo, non c’è l’obbligo. In più, questo inizia a scattare dai 6 anni, proprio con l’avvio delle elementari.

Gli scopi principali della nuova riforma sono:

  • allineare l’età dei neodiplomati italiani con quella degli altri ragazzi di tutta Europa;
  • ridurre la percentuale di abbandono degli studi prima del diploma, che, oggigiorno, risulta esser il 24%.

Quest’ultimo punto, oltre ad andare a discapito del singolo ragazzo, va a discapito anche dello Stato, in quanto investe 7.000 euro ogni anno per ciascun studente.

Negli ultimi 10 anni, 1,8 milioni di ragazzi italiani non hanno conseguito l’esame di maturità, facendo così perdere allo Stato circa 55 miliardi di euro, senza alcun risultato.

Ad oggi, l’Italia presiede il terzo posto in Europa per abbandono scolastico, preceduto da Spagna e Malta.

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