Agromed Castellaneta, sindacati e politici intervengono sull’accordo

CASTELLANETA – Un mese fa è avvenuto l’incontro tra Agromed Castellaneta e Investitalia, affidataria da parte dell’incarico per la redazione di un progetto esecutivo finalizzato all’uso di una prima parte dello stabilimento della ex Miroglio di Castellaneta. Così nuove nubi s’addensano sopra quest’accordo.

La turbolenza è nata dal Sottosegretario Turco che ha evidenziato come il capannone sia al centro di una vicenda di tipo giudiziario ancora aperta. Questo intervento ha portato i sindacati Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil ad affermare che: dopo aver visto un accordo firmato, tutto ciò arriva come una doccia fredda, non si gioca con la vita dei lavoratori, specie se ci fossero dei ripensamenti.

Sulla questione è intervenuto anche Gianni di Pippa che ha affermato: dopo due anni, non si è a conoscenza dell’evoluzione della questione giudiziaria. Se la Procura di Taranto abbia realmente concluso le indagini mediante archiviazione, oppure se il sindaco Gugliotti e i promotori del progetto Agromed se ne accorgano solo ora che il sito era sotto sequestro. Come hanno potuto allora stilare il crono-programma dell’investimento e come hanno fatto senza che ne avessero disponibilità?

Le rassicurazione invece sono giunte da Marco Galante del Movimento 5 Stelle che ha affermato: le dichiarazioni del sottosegretario Turco, come confermato non sono un passo indietro rispetto alla progettazione iniziale. Ma sono un modo per riuscire a sollecitare gli attori che sono coinvolti gli impegni assunti e velocizzare la realizzazione dell’iniziativa. Qualora non avvenga il dissequestro, il progetto partirà prima a Grottaglie e successivamente a Castellaneta.

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