MANDURIA – E’ passato quasi un anno dalla terribile serata del 28 ottobre. La città subì gravi danni causati dalla bomba d’acqua accompagnata da una violenta tromba d’aria. Fu gravemente danneggiata la Chiesa Sant’Angelo, con il crollo della parte superiore della facciata.
In città ci furono numerosi danni anche alle abitazioni private e alle attività commerciali. Per fortuna però non ci furono vittime.
Si attende l’inizio dei lavori di restauro della facciata della chiesa
Ad oggi, poco o niente si è fatto e si attende ancora l’inizio dei lavori per ripristinare le aree più colpite. In particolare la splendida chiesa di San Michele Arcangelo, chiamata da tutti Sant’Angelo, necessita di interventi immediati poiché il parroco è costretto a celebrare le funzioni in un locale vicino alla Parrocchia, per motivi di sicurezza.
La bellezza della storica chiesa è stata stravolta, sia a causa del crollo di buona parte della facciata, sia perché è transennata, che per le impalcature che la coprono per buona parte.
Anche la bella Piazza Giovanni XXIII, luogo di incontro di giovani ed anziani, versa in cattive condizioni, e anche le protezioni sono state divelte.
Non si conoscono i tempi di restauro della chiesa che richiede il consolidamento della facciata e del tetto, e possibilmente anche del timpano abbattuto comprese le due statue.
Per gli interventi di recupero nella piazza, la Regione ha stanziato un contributo di partecipazione ali oneri per i lavori necessari.
In un anno tante cose sarebbero potute cambiare. Ci sarebbe dovuta essere l’aggiudicazione della gara d’appalto. Non essendoci un progetto esecutivo, non si conoscono i tempi per l’apertura del cantiere.
Ad oggi nulla è stato fatto, tranne qualche intervento urgente eseguito dai vigili del fuoco.
Alcune imprese private locali che hanno eseguito degli interventi di messa in sicurezza delle principali arterie colpite dalla tromba d’aria, non hanno ricevuto il pagamento delle fatture presentate.