Decreto Taranto: ecco quali sono i 21 punti per la città

TARANTO – Il Governo sta lavorando al nuovo Decreto Taranto. Per ora, c’è solo una bozza in 21 punti. Quali sono?

  1. 50 milioni per i lavoratori ex Ilva in esubero;
  2. Sgravi fiscali al 100% per chi assume un ex operaio del polo siderurgico;
  3. Protezione dei cetacei;
  4. Screening gratuiti per la diagnosi delle malattie collegate all’inquinamento;
  5. Un nuovo commissario alle bonifiche;
  6. Rivalsa dell’Iva per le aziende dell’indotto dell’ex Ilva;
  7. Demolizione delle strutture abusive in Città Vecchia;
  8. Fondi dell’Imu sui capannoni al Comune di Taranto e non allo Stato per quella zona;
  9. Valorizzazione delle bande e delle orchestre locali;
  10. Un polo universitario sull’ambiente e sulle malattie sul lavoro;
  11. Una proroga dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale;
  12. La zona economica speciale (Zes) con le relative infrastrutture;
  13. Mobilità green per riqualificare le stazioni non più in uso;
  14. Un finanziamento alle tradizioni locali spazzate via dal polo siderurgico.

Queste sono le prime misure che si trovano nella bozza del Decreto Taranto e che sono state rese note alla stampa. Oltre a queste, c’è la riqualificazione dell’Arsenale, il nuovo centro storico e, naturalmente, la valorizzazione del territorio dal punto di vista turistico.

Il decreto potrebbe arrivare già nella settimana prima di Natale, visto che il Governo non avrebbe particolari voci contrarie. Quello che conta è che la città possa risorgere e avere una reale riconversione economica.

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