Elezioni comunali Taranto 2022: Zaccheo parla di mitilicoltura

TARANTOCisberto Zaccheo del PD non usa mezzi termini per Taranto che si avvia verso le elezioni comunali di giugno. Occorre investire sulla mitilicoltura oltre che risolvere tutte le criticità presenti. Ecco le sue parole.

Elezioni comunali Taranto: parla Zaccheo

L’analisi parte dagli ultimi anni in cui il comando è stato affidato alla giunta Melucci. «Io sono entrato in corsa ad aprile 2018, a seguito delle dimissioni della nostra candidata Patrizia Mignolo. C’è stato, chiaramente, un periodo di conoscenza, perché pur avendo fatto l’assessore nella seconda giunta Stefàno non avevo mai assunto il ruolo di consigliere comunale. Quella prima fase, secondo me, è stata abbastanza particolare anche per il sindaco Melucci, perché non era una persona che aveva avuto esperienza politica. Poi io mi sono affiancato, sia come persona sia come gruppo politico, al consigliere Dante Capriulo (P.E.R.), e abbiamo svolto insieme questa attività in Consiglio Comunale. Grazie a questo accordo abbiamo anche individuato come figura di rappresentanza del gruppo un assessore, nella persona di Paolo Castronovi. Io ho anche presieduto per un certo periodo la Commissione Servizi per poi passare, anche per la mia esperienza nota nell’ambito del commercio, alla Commissione Attività Produttive. Credo che, come sempre, tutto possa essere migliorabile e migliorato, ma è ovvio che dopo la prima fase il sindaco Rinaldo Melucci, avendo studiato da sindaco, ha poi iniziato una fase di cammino abbastanza importante, seria, professionale, e chiaramente anche con un maggiore coinvolgimento della politica stessa che forse inizialmente non era stato fatto nel modo giusto. Detto questo, io credo che le cose, all’evidenza della città, siano state fatte. C’è anche una scheda che parla delle cento cose fatte, ovviamente in parte realizzate e in parte ancora da completare. Però è evidente, ed è quello che ci viene detto durante la campagna elettorale, che sia un sindaco che ha lasciato una sua impronta».

L’analisi sul passato

I meriti che la precedente amministrazione si è accreditata sono un’altra tematica calda che viene affrontata nel corso di questa lunga intervista. «Io credo che, nel momento in cui c’è una riconferma del centrosinistra, ci sia la cosiddetta continuità amministrativa (che credo debba anche accadere se il Sindaco è di opposta visione politica). La continuità amministrativa sta nel giudicare ottimali le scelte che sono a favore della città ed eventualmente valutare con una maggiore attenzione quelle che possono essere non del tutto consone al programma politico della coalizione. Ci sono state in passato sicuramente figure di sindaci che poi hanno portato avanti i progetti di altri; alla fine dei conti il tema è realizzare le cose. Non credo che ci si vogliano prendere meriti, ma sicuramente aver avuto la capacità di portare al termine le cose che sono state iniziate è comunque un merito. Io credo che, per esempio, il teatro Fusco sia l’esempio lampante di una continuità amministrativa che poi ha avuto il momento conclusivo con il sindaco Melucci. Il quale, però, ha portato a termine, ci sono state anche altre amministrazioni che hanno abbandonato molti progetti, lasciando anche soldi investiti a morire. Quindi penso che il merito di un Sindaco stia proprio nel continuare e completare le opere programmate e progettate».

Clima e toni sono abbastanza alti

«Diciamo che io ho avuto danni minori, i danni maggiori li hanno subiti i condomini, le proprietà, e questo mi dispiace moltissimo. La responsabilità, io l’ho detto in altre trasmissioni, è tutta nostra, è della politica, che dovrebbe tralasciare questi momenti di carattere “agonistico” che possono essere più da sportivi che da politici. Noi dovremmo parlare di programmi, parlare alla gente delle cose che vogliamo fare. Io sono convinto che abbiamo grosse responsabilità per quello che è accaduto. Nonostante tutto, io mi sono accollato una responsabilità da politico perché non abbiamo la capacità di interloquire con quelle fasce che hanno questo tipo di atteggiamento. Noi dovremmo parlare in modo diverso, con toni moderati e soprattutto lasciando perdere i fatti personali. È ovvio che, ahimè, questa campagna elettorale ha uno strascico legato soprattutto a quelle dimissioni dei diciassette colleghi del Consiglio Comunale. Fra questi c’è gente dell’opposizione che aveva titolo a realizzare questa attività, perché da parte dell’opposizione un elemento di attività politica è quello di far cadere l’amministrazione concorrente. Era veramente incomprensibile che all’interno di quelle firme ci fossero colleghi che fino alla sera prima erano stati addirittura a cena con noi a discutere dei programmi futuri per questa città. Forse l’unica giustificazione reale può essere quella, ma non è una vera e propria giustificazione. Diciamo che, in aggiunta a tutto ciò, c’è anche l’intromissione di una persona che ha raccolto le firme [per le dimissioni collettive, ndr] che poi è la consorte del candidato sindaco del centrodestra. In pratica, c’è stata la firma di un mandante ben preciso».

Le tre questioni fondamentali

«La prima è che attraverso le BRT noi dobbiamo mettere mani alla questione della viabilità e dei parcheggi. Dobbiamo migliorare quanto più è possibile in questo ambito, perché questo tipo di situazione è in assoluto una delle sofferenze di questa città. Soprattutto, io vedo una problematica ancora in fase di elaborazione, cioè la possibilità di concedere al Borgo parcheggi utili per lo shopping. Poi dobbiamo continuare nell’attività dei servizi sociali, perché la città ha un’elevata necessità di guardare alle famiglie deboli, a tutte quelle persone che sono in difficoltà sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista sociale. Questo nella recentemente amministrazione è stato già fatto, ma va rafforzato ancora di più, guardando ai bambini e soprattutto al mondo della disabilità. La terza questione è quella della mitilicoltura, o comunque dell’area marina in genere. Sono convinto che ci sia la necessità di realizzare una struttura ad hoc che si occupi esclusivamente del mondo della marina, sia della mitilicoltura, sia di completare una volta per tutte il piano delle coste. Poi bisogna guardare con molta attenzione anche all’isola amministrativa di Taranto, che può essere altro volano turistico fondamentale. Ribadisco, è necessario e fondamentale avviare un ufficio ad hoc che si occupi esclusivamente dell’area della Marina».

La scelta di aderire al Pd nel 2022

«Io ho avuto rispetto della lista che mi aveva portato in Consiglio Comunale e quindi ho mantenuto il simbolo del Partito Socialista all’interno del Consiglio Comunale fino alla fine, però era già da tempo che vivevo all’interno del mio partito delle fibrillazioni sia dal punto di vista regionale che provinciale, in cui ahimè non ho visto da parte nazionale una volontà vera di intervenire. Già dalle Regionali io ho preso le distanze, confermando però la mia volontà di non cambiare assolutamente casacca. Nella nuova campagna elettorale ho avuto l’opportunità, ovviamente rimanendo nell’ambito del centrosinistra, di poter continuare un’esperienza all’interno di un partito, forse l’unico reale partito dell’area del centrosinistra, che ha un’organizzazione e una possibilità di vita politica di un certo tipo, di avere la possibilità di confrontarsi anche con espressioni come consiglieri regionali, assessori, parlamentari della nostra zona, cosa che purtroppo all’interno del PSI non abbiamo avuto modo di avere. La mia è stata una necessità, non un cambio opportunistico. Un cambio opportunistico poteva essere ben altro. Io ho finito la mia esperienza nel Consiglio Comunale e adesso rischio tantissimo ad essermi candidato nel Partito Democratico, perché come lei ben sa, come i lettori sanno, la lista è composta da personaggi che già nel passato hanno preso migliaia di voti, quindi la mia competizione è ancora maggiore. Non è un opportunismo ma è un senso di necessità, per poter continuare a svolgere un percorso politico che non sia finalizzato esclusivamente a un’attività di carattere elettorale e amministrativo, ma che sia anche foriero di attività future all’interno del partito. Ho due sogni nel mio cassetto che vorrei portare avanti all’indomani delle elezioni. Uno, nell’ambito del mio settore storico del commercio, è il mercato di piazza Sicilia, che è stato approvato (ne avevamo parlato qui) e in parte finanziato ma che non ha avuto la possibilità di una buona partenza. Io mi farò promotore dello svolgimento di questa attività, che potrebbe essere volano dell’area Italia-Montegranaro sia dal punto di vista commerciale che soprattutto dal punto di vista della viabilità e del parcheggio. L’altro grande sogno che nasce dal mio vissuto è il pensiero di poter realizzare, tornando nel sociale, una fondazione che veda presenti associazioni locali e Asl, una struttura importante che guardi al mondo dei portatori di handicap e che sia un centro di riabilitazione, di studio e soprattutto di aiuto alle famiglie che hanno quotidianamente problematiche di questa natura con i propri figli. Quindi, realizzare una struttura ad hoc che sia un centro di riabilitativo di livello, con strutture medico-sanitarie di spessore e anche l’ausilio di professori e medici di alto profilo». Queste le parole affidate alla intervista rilasciata a un giornale locale.

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