Ex Ilva, incontro tra Governo e ArcelorMittal

ROMA – Per l’ex Ilva, si è svolto un importante incontro ieri a Roma tra il Governo e la società franco-indiana ArcelorMittal.

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri del Noe avevano ispezionato il polo siderurgico. Stando ad alcune testimonianze, emergerebbe che la direzione avrebbe informato i dipendenti che a novembre 2019 si avrebbe smesso di vendere.

Su questo indagano la Procura di Milano e il Tribunale di Taranto. L’ipotesi degli inquirenti sarebbe di fallimento pilotato. Le due procure stanno lavorando insieme per fare chiarezza. La causa della richiesta di rescissione del contratto sarebbe, quindi, la crisi dell’acciaio. La richiesta dello scudo penale sarebbe, invece, un pretesto.

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Nell’incontro per l’ex Ilva, per il Governo c’erano il Premier Giuseppe Conte, il ministro delle Finanze Gualtieri e il ministro dello Sviluppo Economico Gualtieri.

Per ArcelorMittal, invece, c’erano i membri della famiglia Mittal, Lakshimi Mittal e il figlio Aditya.

I vertici di ArcelorMittal vogliono riaprire i contatti col Governo per trovare un percorso condiviso e proseguire, quindi le attività all’ex Ilva.

In particolare, l’idea è avere un nuovo piano industriale che permetta all’azienda nuova tecnologia, e, soprattutto il risanamento ambientale. Nell’incontro si è parlato anche di un intervento pubblico, proprio perché il polo siderurgico ha un interesse strategico nazionale.

Per quanto riguarda gli esuberi, per il Governo i 5000 esuberi non sono accettabili, quindi si è raggiunto un compromesso. In accordo con i sindacati, lo Stato userà misure sociali per evitare i 5000 esuberi. In più, il Governo chiederà ai commissari straordinari di allungare i termini del processo, proprio per consentire questo accordo.

Quindi, è molto probabile che l’udienza del 27 novembre al tribunale di Milano sarà rinviata. D’altra parte, il Governo vuole che ArcelorMittal continui a produrre e, quindi, garantisca sia che gli impianti funzionino a dovere sia continuità della produzione, rinunciando agli esuberi e garantendo un certo numero di tonnellate.

Si tratta di un accordo preliminare che sarà il primo di una lunga serie tra il Governo e ArcelorMittal per risolvere la questione ex Ilva.

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