Giuseppe Conte oggi a Taranto per Ex Ilva

TARANTO Giuseppe Conte sarà a Taranto nel pomeriggio. A dirlo sono i sindacati, dopo l’incontro che il Premier ha avuto con loro ieri nel pomeriggio, accanto agli enti locali.

Ieri sera, a Porta a Porta, il Premier ha espresso la sua strategia per lo stabilimento. Per Conte, Il Premier ha proposto più volte ad ArcelorMittal lo scudo penale, ma il problema per l’azienda sarebbe la mancata produzione industriale.

I motivi per la chiusura di Taranto per Conte sarebbero l’acciaio di provenienza cinese e coreana e i dazi imposti a livello internazionale dagli Stati Uniti. Dietro Taranto e il suo indotto, però, Giuseppe Conte ha ricordato che ci sono aziende di eccellenza italiane, che hanno bisogno di quell’acciaio per andare avanti (ferrovie, auto, edilizia, ecc.).

Giuseppe Conte: le ipotesi al vaglio

Lo scenario principale sarà portare l’azienda ad accettare il contratto firmato senza esuberi, anche con incentivi se servirà e con lo scudo penale (anche se il M5S non è d’accordo).

Se questo non dovesse essere, si sta pensando a una nazionalizzazione dell’impresa, tutta da definire. Sono al vaglio anche ipotesi di cordate con le due aziende che avevano perso il concorso con ArcelorMittal.

La questione dell’impatto ambientale non si può risolvere con la chiusura. In ogni caso, sarà rispettato il piano ambientale. Al momento, si sta pensando di mantenere la produzione di acciaio, magari evitando l’area a caldo.

Come primo segnale distensivo, i commissari stanno valutando in queste ore la possibilità di prorogare il termine giudiziario del 13 dicembre 2019 per lo spegnimento dell’altoforno 2.

Attesa per domani

Nel pomeriggio arriverà il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Taranto, ma le certezze si avranno domani, quando Conte incontrerà di nuovo ArcelorMittal. In quella sede, la multinazionale dovrà dire cosa vuole fare davvero per Taranto e con quali modalità.

“Noi, però, li inseguiremo giudiziariamente per farli risarcire tutti i danni che stanno provocando, e soprattutto spero che tutta Italia consideri il gruppo Mittal come gruppo ostile, chiederemo la solidarietà dell’Europa anche” –  spiega il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano.

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