Mario Turco: “Rinunciare a qualcosa in Italia per Taranto”

ROMA – Mario Turco come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha rilasciato un’intervista alla stampa dove spiega il suo progetto per il “Cantiere Taranto”.

Le proposte di Mario Turco

Il senatore del Movimento 5 Stelle si aspetta:

  • un’università per evitare che i giovani scappino da Taranto;
  • un rafforzamento dei presidi sanitari, soprattutto per quanto riguarda ospedali e medici. Infatti, Taranto ha una vertenza salute molto importante e questo consentirà di ridurre le liste d’attesa;
  • che lo Stato aiuti a ricollocare 500 dipendenti che non lavorano più nel porto e non basta solo che gli ex TCT abbiano ottenuto una proroga di 24 mesi sul loro contratto e sui loro ammortizzatori sociali;
  • che lo Stato trovi una soluzione ai 1900 cassintegrati che si trovano in amministrazione straordinaria per l’ex Ilva. A questi numeri si potrebbero aggiungere gli altri 5000 esuberi che ha chiesto ArcelorMittal per poter riprendere i rapporti con il Governo.

Mario Turco ritiene che: “l’intero Paese debba rispondere all’appello anche rinunciando a qualcosa a favore di un territorio che da tanti anni ha sacrificato anche la sua identità, la sua storia, le sue tradizioni a favore della crescita dell’Italia e che oggi chiede un aiuto”.

Inoltre, da oltre 10 anni Taranto ha tutte le risorse che servono per poter rinascere, ma nessuno da parte della politica lo hanno utilizzato di recente.

Il senatore rileva che c’è stata una piccola accelerazione, ma non basta di fronte a quello che sta succedendo a Taranto non si può aspettare.

Infatti, il Sottosegretario conclude il suo intervento dicendo che il Governo deve fare in modo che imprese private internazionali pensino a Taranto come base per i loro finanziamenti, magari utilizzando un credito fiscale del 50% con un tetto di 50 milioni di investimento. Lo scudo penale, infatti, non è la cosa più importante secondo il senatore tarantino.

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