Medicina a Taranto, Salvi chiede dimissioni Bronzini

TARANTO – Secondo Mino Salvi, esponente di Idea Sviluppo e Libertà, il comportamento del rettore Stefano Bronzini sulla vicenda di Medicina a Taranto non può portare che alle dimissioni del rettore.

Infatti, Bronzini ha tenuto aperta la sede per 8 giorni senza avere l’accreditamento. Salvi ritiene assurdo proprio questo aspetto della vicenda.

Per il politico locale si tratta di una vicenda che “(…)assume contorni grotteschi se il Rettore scarica la responsabilità sugli studenti tarantini”.

Riparte così il dibattito sull’università di Taranto, dopo la conclusione della vicenda al Miur. Infatti, pochi giorni fa il Ministero ha confermato l’accreditamento lampo della sede ionica.

Quindi, la sede non era stata chiusa per una manifestazione degli studenti (indicata come causa di chiusura della sede in un primo momento). Infatti, il Rettore aveva ricevuto una lettera dal Miur dove spiegava l’assenza di questo requisito fondamentale per la sede ionica.

Resta il problema della sede fisica dove si svolgeranno le lezioni. I ragazzi, infatti, hanno manifestato reali perplessità sullo svolgimento delle lezioni nella sede di Paolo VI.

“(…) vicenda vergognosa e clamorosa” conclude Mino Salvi. I nodi da sciogliere per Medicina a Taranto, purtroppo, sono ancora tanti.

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