Michele Emiliano alle Commissioni a Roma per l’ex Ilva

ROMA Michele Emiliano è stato convocato oggi dalle Commissioni Ambiente e Attività Produttive per la vicenda ex Ilva.

Il Governatore della Regione Puglia parla dopo gli interventi del sindaco di Taranto Melucci e dei commissari straordinari sulla stessa vicenda.

Il presidente della Regione parte il suo discorso ricordando Alessandro Morricella, che morì in un incidente all’Afo 2. Poi, passa allo scudo penale, ritenuto “irrilevante” “incostituzionale” per il Governatore, che ne ricorda l’assenza nell’ordinamento giuridico italiano.

In più, Michele Emiliano ricorda che la Regione non aveva possibilità di intervento per quanto riguarda l’azienda ex Ilva, nemmeno sui controlli. Infatti, il Governatore ricorda che l’Arpa Puglia agisce nel polo siderurgico jonico come organo connesso all’Ispra e non per la Regione Puglia.

Michele Emiliano evidenzia la questione politica

Il Governatore ha poi messo in evidenza la questione politica. Infatti, il presidente della Regione Puglia ha dichiarato di non essersi mai schierato tra chiusura o continuazione dell’attività, proprio per non aumentare la confusione nei cittadini.

La Regione ricorda, quindi, di aver manifestato perplessità sia in una scelta che in un’altra:

  1. in caso di chiusura, c’erano enormi costi di reindustrializzazione dell’area;
  2. se l’azienda continuava a produrre, le tecnologie erano comunque datate al momento di apertura dello stabilimento.

Michele Emiliano ha quindi proposto, attraverso relazioni, ai Governi che si sono succeduti, delle tecniche di decarbonizzazione, per ottenere una produzione con forni elettrici a gas o a idrogeno e non a carbon coke.

Quindi, la Regione presenta relazioni anche all’Ue (Dg Crescita e Dg Ambiente), con riscontro ottimo in Europa. I Governi nazionali per Michele Emiliano, invece, non avevano risposto.

Nel frattempo, le Dg europee informavano il Governatore che la questione Ilva poteva essere oggetto di finanziamento per ridurre la CO2. Quindi, il presidente della Regione ammette di essere stato contrario al DPCM del Governo per la cessione dell’ex Ilva e di aver chiesto ai sindacati di non firmare il provvedimento.

Michele Emiliano: ecco cosa è successo nel Conte 1

A questo punto, arriva il primo Governo Conte, che porta avanti l’accordo del 2018, firmato poi dai sindacati, con la contrarietà di Michele Emiliano. Infatti, il Presidente avrebbe voluto la decarbonizzazione nel contratto (almeno una “spinta”), anche per tutelare la salute dei tarantini.

Infine, arriva la collaborazione tra Regione e Governo. Quindi Mittal, in seguito, ha dichiarato di voler rescindere il contratto. In più, anche i Sottosegretari hanno chiesto proposte e dati alla Regione Puglia su DL Taranto.

Infatti, per quanto riguarda il Cantiere Taranto, il Presidente avverte: “(…) Ci riserviamo con Consiglio Regionale di esprimere il nostro parere sul testo effettivo del decreto”.

Come si sono conclusi i lavori in Commissione

A questo punto, si è passati alle domande dei parlamentari delle Commissioni. Quindi, Michele Emiliano ha ripreso la parola spiegando alcuni dettagli. Per iniziare, il  Presidente chiarisce che non ha potuto decidere sulle questioni del polo siderurgico, perché di carattere nazionale.

Da qui, su richiesta, Michele Emiliano esprime la sua opinione, ritenendo Taranto meravigliosa se l’Ilva non fosse mai esistita. In più, ricorda che lì si sarebbero potute fare tante cose, visto anche il glorioso passato del capoluogo ionico.

All’epoca dell’apertura dell’ex Ilva, però, quella scelta sembrò giustissima, perché sembrava l’unica cosa che avrebbe potuto portare progresso.

Ora che c’è, il Governatore non ha mai pensato di chiuderla per motivi di costi, ma avrebbe voluto la bacchetta magica per salvare la salute dei tarantini e reindustrializzarla. “Nessuno ha la forza e la volontà politica (…) di chiudere la fabbrica”.

Per questo, Emiliano ritiene di non dover dire falsità ai cittadini, ma di pensare al modo per dare il minor impatto possibile. In più, ricorda che dopo 3 anni dalla morte di Morricella, un secondo operaio era morto nello stesso modo, per un colpo di vento.

Il pensiero del Governatore

Da qui, come Governatore, l’idea è di collaborare a prescindere da una decisione che spetta al Governo e al Parlamento. “Non si fa politica disorientando le persone e sfruttando i oro timori di natura sanitaria a fini di creazione del consenso”.

Infine, Emiliano ricorda che alle questioni tecnologiche devono seguire poi le soluzioni per gli esuberi. Infatti, con i forni elettrici, anche se la CO2 c’è, si può smaltire meglio e si produce un quarto delle emissioni attuali.

“Mai nella Storia sanitaria di Taranto c’è stata tanta attenzione come quella che abbiamo messo noi e come ha fatto la mia Amministrazione” ricordando anche il reparto di Oncoematologia Pediatrica e il medico, chiamato da Pescara dallo stesso Michele Emiliano.

Nella sanità pugliese, però, e anche tarantina, non ci sarebbero carenze di soldi, ma di personale medico. In più, il Moscati è diventato anche un ospedale oncologico. Infine, si sta cercando di andare avanti per la costruzione del San Cataldo. C’è anche una rete oncologica pugliese.

Per ulteriori dettagli, si può verificare l’incontro sul sito della Camera dei Deputati.

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