Michele Emiliano fa chiarezza sui ruoli in Puglia

TARANTOMichele Emiliano ha rilasciato una intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno in cui traccia il bilancio e chiarisce quali sono i ruoli politici del PD all’interno della Regione Puglia. In aggiunta afferma «Sono il garante di tutta la coalizione e degli equilibri delle forze politiche e del Pd: non è facile a volte gestire le bellissime personalità cresciute in questi anni. In questo caso con pazienza abbiamo gestito una ricomposizione».

Michele Emiliano sul PD in Puglia

All’inizio parla del territorio su scala regionale. «Sul caso Barletta. Il Pd locale, statuto alla mano, ha costruito una coalizione e ha individuato un candidato sindaco. C’è stato il placet di Filippo Caracciolo, capogruppo alla regione, del sottosegretario Assuntela Messina e del segretario regionale Marco Lacarra, stante la regolarità normativa. La questione ha sollevato la legittima preoccupazione di Boccia, responsabile Enti locali, convinto che questo percorso rendesse più complessa l’alleanza con sinistra italiane i 5S. Da qui un dibattito aperto e sincero che si è ricomposto sabato, quando ho incontrato Letta Farò da garante a Barletta per un campo largo con 5s e sinistra. Ricordo che Fratoianni, Vendola e Bavaro già fanno parte della coalizione della Puglia, e hanno nella Maraschio un assessore di peso. Sono stato antesignano dell’allargamento della coalizione ai grillini. Con le civiche governiamo anche in armonia, stante i dissapori possibili nei comuni».

Trovata la quadra

Per quanto riguarda gli accordi di leadership alla fine della scorsa settimana è stata trovata la quadra fa sapere il governatore che inoltre rincara la dose e chiarisce la sua posizione anche nei confronti del segretario uscente Marco Lacarra.

«Venuto meno la segreteria, la direzione e l’assemblea del partito, perché decadute da statuto, Lacarra era rimasto privo di organismi di controllo, anche a causa di un immotivato e inopinato rinvio del congresso che la segreteria nazionale e Boccia avevano consentito per superare i contrasti che erano emersi. Sabato si è trovata la sintesi. Letta ha confermato che l’unico responsabile politico del partito è Lacarra, perché non è stato commissariato e, per favorire il superamento degli attriti, è stato nominato Boccia, dirigente del partito nazionale che darà una mano a Lacarra in questo periodo di gestione, che ha un solo responsabile». Il riferimento chiarisce Emiliano è rivolto «A Lacarra. Non ci sarà dualismo, ma deve raccordarsi con Boccia, e concordare l’aiuto che arriverà da Decaro, dalla Capone e da Piemontese nella gestione del partito».

Francesco Boccia raccoglie consenso

Su Boccia il pensiero è chiaro e lineare, dato che è il responsabile degli enti locali ed è stato fortemente supportato da tutta la leadership del partito. Letta inoltre non ha chiesto le dimissioni del segretario Lacarra che resterà al suo posto fino al termine del mandato.

«Francesco è il responsabile egli enti locali. Con Decaro siamo stati i suoi principali sponsor. È stato candidato al parlamento per nostra volontà, ha fatto il ministro perché lo chiesi a Zingaretti. Adesso il suo ruolo con Letta è motivo di orgoglio, ma sta dentro una squadra che ha un solo segretario, Lacarra». Nei confronti di quest’ultimo dice che non ha fatto «Nulla. Ha fatto un gesto garbato, mettendo a disposizione il mandato, ma Letta non gli ha chiesto le dimissioni e resta in carica. L’accordo politico trovato in questa nuova fase vedrà Boccia presiedere le operazioni del congresso, e consente la prosecuzione del mandato di Lacarra nella segreteria, con un coordinamento tra i dirigenti».

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«Le civiche sono vere e proprie forze politiche pugliesi, che hanno consentito la vittoria alle regionali: ci hanno portato un 30%, il doppio dei voti dem (il 18%, ndr). Diciamo che ho proposto che al Pd – e mi auguro che Lacarra lanci un appello in questo senso – di favorire l’iscrizione al partito dei civici interessati senza ostacoli dai potentati locali. Hanno l’intenzione di collaborare con il centrosinistra, non avendo una proiezione nazionale. Spero che ci sia una intesa tra civiche pugliesi e il Pd, al fine di sostenere una sigla della coalizione. E la maggioranza del civismo credo voterà alla fine il Pd, se i dem mostreranno affetto e rispetto per i civici».

Il rapporto col M5S

Restano stretti i rapporti anche con gli esponenti del Movimento 5 Stelle conferma Emiliano che inoltre parla più in dettaglio anche dell’alleanza. «Siamo al telefono tutti i giorni. Siamo amici anche nella vita privata. Come con Antonio, Marco, Raffaele e Loredana. Per noi politica e amicizia coincidono. Venerdì discuteremo del congresso e cercheremo di capire come facilitare il lavoro di Lacarra per allargare l’alleanza dove i 5s e vendoliani sono perplessi sulle nostre proposte. A Giovinazzo il Pd non vuole fare primarie con Si, a Castellaneta i dem non vogliono accordi con i 5s…». Sull’alleanza poi dice «Sono molto contento. Io e Boccia siamo stati tra i principali sostenitori dell’alleanza con i pentastellati. Questa nuova elezione consente al fronte progressista di presentarsi nella maniera migliore ai blocchi di partenza delle politiche».

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