Morte operai a Taranto le OOSS chiedono maggiore attenzione alla sicurezza

TARANTO – La CGIL, CISL E UIL pubblica una nota dove esprime la gravità del problema delle morti bianche che non sono casi isolati.

Si tratta di morti annunciate, considerando che non si fa la dovuta manutenzione dei mezzi impiegati che negli anni si usurano e non si rispettano le norme di sicurezza.

Dimostrazione, la disgrazia di ieri occorsa ai due operai di Taranto, a causa dello sganciamento parziale del braccio che sorreggeva il cestello della gru, causando la loro tragica caduta. I due operai non indossavano il casco, né erano imbracati.

Incontro a Taranto, in Prefettura tra le organizzazioni sindacali.

Fra qualche giorno le OOSS si incontreranno per esaminare la bozza di protocollo per la sicurezza dei lavoratori nel settore dell’edilizia.

Le segreterie confederali di CGIL, CISL e UIL e di categoria di FILLEA, FILCA e FENEAL, riferendosi alla morte dei due operai edili che lavoravano alla ristrutturazione della palazzina in via Galeso a Taranto, commentano che è evidente che

“Il tema della sicurezza e il rispetto delle regole stentano ancora ad entrare nel dna di tutti i tipi di imprese”

Sottolineano l’importanza di “un potenziamento degli organismi di controllo e di ispezione all’interno dei cantieri”.

Pertanto chiedono che “Si torni ad avere particolare attenzione sul tema della sicurezza che non riguarda solo il personale ma anche i mezzi impiegati. Tema che trova risposte adeguate nella corretta applicazione del Contratto Nazionale di Lavoro, ma anche nella regolarità contributiva, che rappresentano utile strumento di garanzia per tutto il comparto”.

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