Rinaldo Melucci continua a parlare di Taranto e futuro

TARANTO – Si prevede un futuro pieno di sorprese come ricorda Rinaldo Melucci che in questi giorni è impiegato su tutti i fronti per rinnovare l’impegno della città ionica nei confronti dei Giochi del Mediterraneo 2026.

Rinaldo Melucci su Taranto

“A Taranto 2, tra via Palatucci e via Scoglio del Tonno, avremo un “diamante” per il baseball e il rettangolo di gioco per rugby e football. È un risultato eccezionale, perché lo abbiamo costruito immaginando la collocazione della struttura, lavorando alla regolarizzazione urbanistica dell’area e candidando il progetto al Pnrr. Manterremo così la promessa fatta alle società e a tanti appassionati che chiedevano spazi adeguati a questi sport. Ora andremo spediti con la progettazione e la realizzazione: presto tiferemo rossoblù anche da quegli spalti!”

“Avevamo annunciato l’acquisto dei nuovi bus durante lo scorso mandato e lo finalizziamo appena ritornati a Palazzo di Città. Arrivano altri nuovi 58 bus per potenziare il servizio di trasporto pubblico locale. Si tratta di 53 mezzi ibridi e 5 mezzi completamente elettrici, che confermano la virata verso la sostenibilità di Kyma Mobilità. Il trasporto pubblico cambia pelle e si integra con i principi di sostenibilità che stiamo applicando in ogni settore: con l’acquisto di questi mezzi anticipiamo la rivoluzione che si scatenerà presto con le Brt, i bus rapidi elettrici che collegheranno tutta la città.”

Poi “Con l’assessore allo sport Gianni Azzaro, Benedetta Pilato e Luca Serio ho presentato alla città il vessillo dei Giochi del Mediterraneo, che si terranno a Taranto nel 2026.
Ho ribadito che non sarà solo un grande evento di sport internazionale ma sarà l’ennesimo volano turistico ed economico per la nostra città. Grazie alla Regione Puglia e al Presidente Michele Emiliano per aver creduto e lavorato al nostro fianco dal primo minuto.”

Un riferimento all’ex Ilva

“Le parole del giudice Raffaele Viglione sono inequivocabili: Taranto, la sua storia e le sue stesse aspirazioni hanno subito un danno enorme, a causa delle emissioni dello stabilimento siderurgico. Ringraziamo l’avvocato Massimo Moretti, che ha difeso l’amministrazione comunale: grazie al suo ottimo lavoro, ci è stato riconosciuto un risarcimento. Quel che la comunità si aspetta, però, è molto di più. Vorremmo essere liberi dalle conseguenze di questa convivenza, vorremmo esprimere quell’autodeterminazione che consente ovunque di poter essere anche, e non solo, città industriale, senza il carico di conseguenze e sofferenze che appesantiscono il nostro sviluppo. Crediamo nella giustizia e crediamo anche nella politica. Soprattutto perché questa vicenda ha bisogno di uno sforzo congiunto di tutte le istituzioni coinvolte, a partire dal Governo. La recente iniziativa del senatore Pd Antonio Misiani, che ha interrogato il ministro Giancarlo Giorgetti sugli indennizzi per gli immobili danneggiati dall’inquinamento nel quartiere Tamburi, è un ottimo esempio di come si possa costruire questo percorso. Se l’iter si sbloccherà, come ha dichiarato il titolare dello Sviluppo economico, e avremo il decreto attuativo che aspettiamo da un anno, da quando l’onorevole Pd Ubaldo Pagano fece istituire il fondo per gli indennizzi, guadagneremo un altro scampolo di giustizia per quei tarantini che hanno subito più di altri il peso della presenza industriale. È certo che non arretreremo di un passo, dritti verso l’obiettivo di ricostruire la relazione tra industria e città: a Roma chiederemo ancora, e con voce sempre più alta, un accordo di programma che tenga insieme salute, lavoro e sviluppo.” Così Rinaldo Melucci commenta la situazione che attualmente vede l’ex Ilva sempre al centro.

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