Taranto: gli interventi idrici per la città ionica

TARANTO – Mino Borraccino, Piemontese e Vincenzo Di Gregorio del PD di Taranto spiegano che la regione ha deciso di investire fortemente su Taranto e sulla rete idrica della città. Lo fanno attraverso diversi comunicati diffusi online.

Mino Borraccino su Taranto

“Per la provincia di Taranto gli interventi che la Regione Puglia ha inteso candidare alla prossima programmazione dei fondi comunitari 2021/2027, in sintesi, sono: il completamento della rete idrica e fognaria nelle borgate San Vito, Lama e Talsano mare nel comune di Taranto; i completamenti ed estendimenti di rete idrica e fognante negli agglomerati di Leporano e Pulsano, comprese le marine; il completamento della rete idrica e fognaria nell’abitato di Lizzano; il completamento della rete idrica e fognaria nella Marina di Lizzano; la realizzazione della rete idrica nell’abitato di Castellaneta e potenziamento del serbatoio; l’estendimento dell’intera rete fognaria nei comuni di Martina Franca e Maruggio. Possiamo immaginare l’importanza di questi indirizzi, condivisi coi sindaci del territorio – conclude Borraccino – utili per andare incontro alle esigenze idriche dei cittadini e promuovere sviluppo nel campo imprenditoriale, turistico, agricolo che qui nel tarantino troveranno certamente terreno fertile». Queste le parole del consigliere politico di Michele Emiliano.

Parla Di Gregorio

Sull’argomento interviene anche Vincenzo Di Gregorio, attuale consigliere regionale del Pd. «Sostanzialmente – spiega Di Gregorio – sono tre i grandi comparti di intervento: dispersione idrica, approvvigionamento e depurazione. Gli interventi programmati a Taranto e provincia toccheranno tutti e tre questi ambiti. Alcuni sono già in corso come quelli riguardanti il completamento delle reti idrica e fognaria a San Vito, Lama e Talsano. Altri andranno in gara entro fine 2022, sono opere attese da anni che riguardano il depuratore Gennarini e la nuova condotta sottomarina a San Vito/Lido Bruno (complessivamente 38,3milioni di euro). Un altro intervento di grande rilievo che interesserà Taranto è la realizzazione di un potabilizzatore/ dissalatore delle acque del fiume Tara con un investimento previsto di oltre 90 milioni di euro. L’impianto potenzialmente sarà capace di soddisfare il fabbisogno idrico del capoluogo ionico». Secondo Di Gregorio gli interventi illustrati «sono di grande utilità e vanno incontro alle esigenze dei cittadini. Consentiranno di combattere la dispersione idrica che fino a dieci anni fa raggiungeva il 54%. La sete di acqua del nostro territorio non riguarda solo gli usi civili ma anche l’utilizzo industriale e agricolo è importante, quindi, avere nuove fonti di approvvigionamento. La nuova condotta sottomarina, inoltre, mitigherà fortemente l’impatto ambientale di Gennarini. Insomma, siamo di fronte ad un positivo esempio di collaborazione tra Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese e Acquedotto Pugliese».

“A fronte di un problema di livello mondiale come la carenza di acqua, la priorità assoluta che dobbiamo affrontare, con responsabilità verso i bisogni presenti e futuri, è la riduzione della dispersione del 40 per cento, in alcuni casi del 50% dell’acqua distribuita nelle reti idriche”. Così parla Raffaele Piemontese attuale vice presidente della Regione Puglia a giuda Emiliano. “Ho deciso di essere presente a tutti questi incontri itineranti – ha sottolineato Piemontese – perché il confronto con i sindaci trasferisce sempre concretezza e quel tasso di pragmatismo necessario a ordinare procedure sempre troppo complesse rispetto ai bisogni espressi dalla cittadinanza e dal sistema delle imprese”.

Le parole di Piemontese

“Anche l’investimento più rilevante che preventiviamo in provincia di Taranto e, cioè, l’impianto di potabilizzazione alla sorgente del fiume Tara, su un investimento complessivo di 89 milioni di euro, ne attinge 30 dal PNRR”, ha detto Piemontese, evidenziando che “quando l’intervento si concluderà, entro il 2027, la cittadinanza disporrà di un impianto capace di produrre 700 litri di acqua potabile al secondo, che andranno ad alimentare il serbatoio a servizio della citta di Taranto”. Grande importanza hanno anche gli investimenti sull’impianto di depurazione denominato “Taranto Gennarini”, a servizio del capoluogo ionico e delle relative marine. Piemontese ha spiegato che “oltre ai lavori di adeguamento che ne incrementeranno l’efficienza, con 20 milioni di euro l’impianto sarà in grado di consentirci il riutilizzo delle acque reflue per l’agricoltura e con un terzo intervento si realizzerà una condotta sottomarina che porterà l’acqua depurata a 3 chilometri al largo dalla costa”. Così ha poi concluso il suo intervento il politico.

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