Taranto. Ilva Mancanza di garanzie e tutele ma dov’è lo Stato?

Luigi Morgante mette al primo posto la situazione critica dei lavoratori con le loro storie personali che dovrebbero avere la priorità rispetto a qualsiasi altra considerazione.

Si tratta di storie di persone che si ammalato di cancro, che muoiono e lasciano i figli in una situazione economica disperata.

Il consigliere si sofferma in particolare sulla storia pubblicata dalla Gazzetta di Taranto.

“Racconta l’esperienza di un imprenditore che conosco personalmente, una persona dalla dignità esemplare la cui società conta 200 dipendenti, costretto a rivolgersi al tribunale per avviare la procedura di concordato preventivo. Deluso, tradito da uno Stato che avrebbe dovuto proteggerlo, piuttosto che abbandonarlo. Ha scritto una lettera ai commissari dell’Ilva, per spiegare loro cosa comportano crediti maturati e mai riscossi, sulla quotidianità e sulla vita e sulla morte della sua società e delle persone. L’assoluta mancanza di garanzie e tutele anche e soprattutto per chi lavora nell’indotto Ilva”.

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