Vincenzo Cardellicchio parla di Taranto “meravigliosa”

Vincenzo Cardellicchio, attuale commissario prefettizio di Taranto rilascia un’intervista in cui tocca vari punti affrontati nel costo di questi primi 30 giorni alla giuda della città.

Parla Vincenzo Cardellicchio

Questo l’impatto dopo un mese dall’approdo in città: «Direi il migliore possibile. Taranto è meravigliosamente bella, ha un clima dolce, a parte qualche giornata di forte vento, i tarantini sono cordiali. Non potevo sperare in niente di meglio». Nonostante non abbia avuto modo di andare in giro commenta: «Poco, per la verità. Mi ha però colpito la maestosità del Castello Aragonese, l’incanto della marineria e gli aspetti perfettamente rappresentati nel simposio sui beni archeologici che ha dato un po’ la cifra dell’unicità di Taranto, con questi suoi due mari. Tutto veramente bello. E per me anche sorprendente visto che non la conoscevo direttamente».

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La situazione a Palazzo di Città è la seguente: «Ho accettato l’incarico senza alcun indugio, pur nella consapevolezza della gravosità dell’impegno. Però ho subito trovato un clima di collaborazione e di sostegno. Siamo determinati a portare avanti il lavoro che ci attende in un tempo evidentemente determinato».

L’organizzazione del lavoro

Ecco come invece ha organizzato il lavoro nel corso dei primi giorni «Intanto devo dire grazie al prefetto Demetrio Martino, che già conoscevo, il quale ci sta supportando in ogni modo possibile. Mi sono circondato di persone che conoscono Taranto e nelle ultime ore abbiamo anche allargato la “squadra” con l’arrivo del viceprefetto Daniela Buccoliero, che si occuperà di Servizi sociali, Urbanistica e Lavori pubblici, affiancando la dottoressa Maria Luisa Ruocco (Affari generali, Polizia locale, Pubblica Istruzione e Ambiente) e il dottor Michele Albertini (Entrate, Patrimonio, Partecipate). Il lavoro da fare è enorme e c’è bisogno di essere attrezzati».

Mascherine all’aperto

Inoltre il commissario spiega come ha deciso di adoperare l’ordinanza per le mascherine all’aperto:
«Abbiamo atteso qualche giorno rispetto ad altre città perché volevo dei riferimenti concreti dalla Polizia municipale, per capire meglio come e dove intervenire. Il nostro provvedimento cerca di essere equilibrato perché vogliamo che la gente si renda conto dei rischi senza per questo sentirsi oppressa dalle restrizioni. È un momento complicato, per cui credo che serva anche buon senso e comprensione».

La questione suolo pubblico resta fondamentale

«Quella dell’utilizzo del suolo pubblico è una situazione incandescente. Abbiamo già avuto quattro riunioni con i dirigenti del settore, ho partecipato ad un incontro del Comitato in Prefettura. La possibilità di sfruttare i dehors è un sostegno importante per le attività. Per questo, senza cercare soluzioni cervellotiche, ci adegueremo alle indicazioni date dal Governo e attuate anche da altre città, in modo omogeneo». «Intanto stiamo avviando una nuova area con strisce bianche in uno spazio libero nell’area portuale, per cercare di alleviare i disagi».

Le parole sulla questione parcheggi

«Mi dicono che in quelle aree il rapporto strisce blu-strisce bianche era al 50%. Adesso la situazione dovrebbe essere cambiata per cui ritengo ci possa essere una rimodulazione degli abbonamenti, per esempio. Ma abbiamo bisogno di avere elementi certi per poter intervenire».

La solidarietà di Michele Emiliano

«Sì, certo. Per cominciare mi ha contattato il presidente della Regione Emiliano esprimendomi massima disponibilità e sottolineando il suo legame molto forte con Taranto. Ho incontrato i consiglieri regionali, l’ex sindaco Rinaldo Melucci, sto cercando di ascoltare tutti. Naturalmente mi sono anche confrontato con le forze dell’ordine, la magistratura, la Camera di Commercio, l’Autorità portuale. Ho riscontrato grande spirito di collaborazione e questo mi conforta».

Ecco quali sono i dossier caldi

«Ho già avuto dei contatti con Asset, con il responsabile Sannicandro che già conoscevo. C’è l’impegno per creare qui, in città, la casa organizzativa che secondo me non può stare da nessun’altra parte. Ovviamente c’è bisogno della disponibilità di risorse importanti e da questo punto di vista attendiamo segnali dal Governo nella Finanziaria».
Un impegno che evidentemente in questi mesi l’assorbirà completamente…
«Sì, è così. Però l’avevo immaginato, sapevo di dovermi dedicare totalmente a questa esperienza, sacrificando tutto il resto. Ci sono abituato, come sono abituato a stare da solo, lontano dalla mia famiglia, dagli affetti. Ma uno come me vive un po’ da zingaro ed è giusto non far pesare su altri certe situazioni».

Infine gli auguri a tutti i tarantini

«Vorrei dire loro solo di essere consapevoli della ricchezza infinita che il Signore ha donato a questa città e in fondo a tutti gli italiani: possiamo vivere nel Paese più bello del mondo. Dovremmo rendercene conto un po’ di più e apprezzarlo. Tanti auguri».

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