Obesità, 4 su 10 in Puglia in sovrappeso: l’allarme di Coldiretti Puglia

Coldiretti Puglia lancia l’allarme sull’obesità in Puglia, dove circa il 40% delle persone sono in condizione di sovrappeso. Un dato, questo, superiore alla media nazionale, determinata in particolar modo dalle cattive abitudini alimentari assunte durante il periodo di lockdown e quindi emerse di recente. I dati emergono dalla Sorveglianza Passi dell’Istituto Superiore di Sanità, diffusi durante la Giornata Mondiale della Salute, che è caduta il 7 aprile. L’obesità non è solo un problema di salute dell’individuo, ma può essere anche una criticità dal punto di vista ambientale: come riportano alcuni studi condotti da università danesi (Copenaghen), americane (Alabama) e neozelandesi (Auckland) e riportati dalla Coldiretti regionale, “essere in sovrappeso comporta la produzione di una maggiore quantità di emissioni di CO2 sia per via dei processi metabolici dell’organismo, sia per via dell’eccesso di cibo consumato da chi soffre di obesità”.

Tutti i rischi della cattiva alimentazione

Le condizioni di sovrappeso e obesità sono determinate soprattutto dalla cattiva alimentazione, il che comporta di conseguenza un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Le cattive abitudini alimentari, come riferisce la Lilt, porta anche all’insorgere dei tumori: il 35% delle patologie tumorali, infatti, dipende proprio da una cattiva alimentazione. Da qui la necessità, per non dire l’urgenza, di una cucina sana e naturale da portare alle nostre tavole. Coldiretti Puglia promuove così il principio dei mercati contadini di Campagna Amica, che peraltro non hanno bisogno di intermediari e calmierano i prezzi, cosa ottimale in questo periodo. La Coldiretti regionale fa sapere inoltre che “per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli fatti dagli agricoltori”. Inoltre, in Puglia, nell’ultimo decennio, sono state coinvolte 480 scuole nel progetto delle masserie didattiche, per un totale di 200 mila bambini. Infatti è estremamente importante prestare la dovuta attenzione all’alimentazione dei ragazzi fuori casa. Le stesse istituzioni scolastiche “dovrebbero preferire i prodotti tipici e tradizionali non solo per i pranzi somministrati agli alunni, ma anche per i brevi momenti di ristoro”. Richiesto anche l’intervento dei pediatri, per un’abitudine alla buona alimentazione sin dalla tenera età.

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