Genitori tarantini inviano lettera al ministro Speranza

TARANTO – Alcuni genitori tarantini hanno inviato una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza.

I genitori iniziano la lettera partendo da una frase di Speranza, dove il ministro auspicava la ripresa della produzione da parte dell’ex Ilva. I cittadini, quindi, ricordano al ministro che si occupa di Salute e non di Lavoro o di Sviluppo Economico e si appellano al diritto alla salute.

Infatti, questo diritto si trova all’art. 32 della Costituzione. I genitori tarantini invitano quindi il ministro a riflettere sulle condizioni ambientali e con i conseguenti rischi per la salute per i lavoratori all’interno dell’acciaieria.

In più, spiegano come anche all’esterno il diritto alla salute deve essere tutelato. Da qui, arriva la richiesta diretta: “pretendiamo che lei si adoperi con ogni mezzo e a qualsiasi costo per garantire la salute di cittadini e lavoratori minata dalla produzione a caldo di acciaio” spiegano i genitori.

Infatti, ci sono anche dei precedenti. Secondo gli scriventi, l’acciaieria di Genova ha ridotto la capacità produttiva, perché incompatibile con la salute degli abitanti. Da qui, la domanda sul perché Taranto sarebbe diversa.

Infine, i genitori hanno ricordato la sentenza della Corte Europea dello scorso 24 gennaio, dove la Corte ha condannato l’Italia per non aver tutelato la salute dei cittadini tarantini dalle emissioni dell’ex Ilva.

La Corte aveva auspicato anche un accordo tra Stato e cittadinanza, ma per i genitori tarantini questo non è più possibile.

La lettera ha la firma di diverse associazioni di Taranto, di medici e di semplici cittadini, preoccupati per la salute dei propri figli nel territorio ionico.

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