Per Pier Luigi Lopalco la pandemia finirà tra un mese: le previsioni

L’ex assessore alla Sanità della Regione Puglia Pier Luigi Lopalco è tornato a parlare della pandemia che stiamo vivendo. Intervistato dalla trasmissione Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1, Lopalco ha esternato alcune dichiarazioni, facendo alcune previsioni sull’evoluzione dello stato pandemico nel nostro Paese e sul raggiungimento del picco di questa ondata, che potrebbe essere stato oltrepassato.

Picco della pandemia “raggiunto dopo la befana”

Per Lopalco, infatti, “abbiamo raggiunto il picco della pandemia dopo la befana, ma ne stiamo uscendo. Forse il mese prossimo non ci sarà più”. Una dichiarazione incoraggiante, che fa quasi sentire bene dopo le tante cassandre lanciate da altri virologi su nuove varianti più feroci in arrivo in autunno o gli tsunami di contagi che non fanno ben sperare. Certamente non si possono celare anche alcune perplessità di fronte a una dichiarazione di questo tipo, visto che 1 mese dura poco e, a oggi, risulta molto difficile prevedere che a fine febbraio la pandemia sarà finita.

“In primavera una situazione nuova”, la previsione di Lopalco

Lo stesso consigliere regionale ha detto di non voler fare previsioni troppo ottimistiche, “ma credo che in primavera potremo fare i conti con una situazione nuova, con la popolazione in gran parte vaccinata, oppure entrata in contatto con il virus”. I dati saranno sempre i punti di riferimento per capire da che parte sta andando il virus e se si potranno togliere le attuali restrizioni, come l’obbligo di mascherina all’aperto. L’epidemiologo si è anche detto favorevole all’abolizione dei tamponi per i vaccinati, anche per i positivi (purché vaccinati) asintomatici dopo 5 giorni.

Rivedere le regole su isolamento e quarantena

Ad Adnkronos l’epidemiologo aveva parlato della possibilità di ragionare a una revisione delle regole relative soprattutto alla quarantena e all’isolamento, specialmente di fronte a uno scenario cambiato. “Ormai è Omicron la variante che sta circolando nel nostro Paese e abbiamo una popolazione vaccinata al 90%. Non possiamo prescindere da questi due elementi e applicare le stesse regole che applicavamo quando circolava la variante Alfa o la Delta, in una popolazione meno vaccinata”. Lopalco auspica così una gestione endemica del virus ormai. “L’autorità di sanità pubblica ci dice che con due o tre dosi di vaccino, continuando ad avere banali regole di precauzione, come quella di non andare a far visita a persone immunodepresse se si sono avuti contatti o sintomi, si può essere liberi di vivere”. Anzi, Lopalco va oltre, affermando che oggi “il virus è endemico” e che la situazione va gestita in modo differente rispetto al tempo in cui esplodevano focolai e non c’erano i vaccini. A strozzare le Asl e viziare il loro lavoro una forte burocrazia che va assolutamente tolta per agevolare la gestione dell’emergenza allo stato attuale.

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