MANDURIA – Grande soddisfazione ha espresso il consigliere regionale Turco dei risultati raggiunti. In seguito ad un emendamento presentato gli scorsi mesi, l‘ospedale Marianna Giannuzzi non perderà gli otto posti letto. Al momento, quindi, ci sono in tutto ben 105 posti letto al servizio del malato.
L’ospedale di Manduria, rappresenta per il territorio, un “punto di riferimento del sistema sanitario regionale, sia per prestazione che per numero di posti letto”.
Proprio in base alle linee del nuovo piano di riordino ospedaliero approvato in questi giorni dalla giunta regionale, questo è stato possibile.
Turco sottolinea l‘importanza del numero di posti letto, specialmente nella stagione estiva, quando il numero dei residenti aumenta, vi è un maggiore bisogno di servizi di assistenza.
Il Consigliere regionale prevede che la prossima azione da compiere sarà quella di istituire una “rete assistenziale per aumentare e migliorare l’assistenza per gli emodializzati extraregionali nel periodo etivo”.
Ha dichiarato, inoltre, che occorre avviare una campagna sia di prevenzione che di screening nelle scuole.
Ospedale Giannuzzi eccellenza come servizi offerti e numero di posti letto
In questo momento, si può ritenere che l’ospedale Giannuzzi di Manduria è efficiente con:
“10 posti letto di Pneumatologia, 5 di Oncologia, 18 di Ortopedia, 18 di Chirurgia, 24 di Medicina, 8 di Nefrologia, 8 di lungodegenza, 8 di Cardiologia e 6 di Terapia Intensiva”.
Il Consigliere regionale ha dichiarato che si sta facendo di tutto per costruire un po’ per volta una sanità pugliese sempre più a misura di paziente.
Ha sottolinea quanto il suo impegno sarà costante per il potenziamento dell’ospedale di Manduria. Turco ha portato a termine tanti progetti per migliorare il presidio ospedaliero.
Basti ricordare il Day Service Diabetologico, i servizi di infettivologia, la Ginecologia, la Genetica e la Colonscopia. Molto importante, quest’ultimo esame da effettuarsi a quei soggetti con familiarità.
Ha attivato servizi di assistenza ai cardiopatici e l’attivazione degli ambulatori per gli stomizzati.