Ospedale San Cataldo: un primo stop del Tar

TARANTO – L’ospedale San Cataldo di Taranto ha ottenuto un finanziamento di 161 milioni di euro nell’ambito del contratto di sviluppo della Regione Puglia. In più, il nosocomio dovrebbe avere 715 posti letto una volta che sarà completato.

Purtroppo, però, i giudici del Tar di Lecce ieri hanno disposto l’annullamento dell’aggiudicazione a favore di un gruppo di imprese guidato dalla Debar.

Il gruppo di imprese aveva vinto la gara d’appalto con un prezzo di 122 milioni di euro rispetto ai 161 milioni previsti dal bando e anche tempi più stretti. Infatti, mentre il bando dichiarava la necessità di 1245 giorni lavorativi, la Debar si riteneva pronta a consegnare l’ospedale San Cataldo completo entro 846 giorni lavorativi.

La seconda e la terza classificata nel bando pubblico sono il Consorzio Stabile Research e la Matarrese srl. Da qui nasce la vicenda giudiziaria, perché il consorzio Research ha fatto un ricorso al TAR.

Nel ricorso si legge che i tempi e il prezzo previsti dalla azienda vincitrice dell’appalto non potevano essere concretizzati. Ora è arrivato anche un ricorso di risposta da parte della Debar, che ha chiesto al TAR di verificare eventuali buchi che, a detta della prima classificata, ci sarebbero nella proposta del consorzio.

Il TAR ha dato ragione entrambi i ricorsi. Quindi, ora gli organizzatori del bando pubblico sul nuovo ospedale San Cataldo devono capire se:

  1. l’offerta della Debar è ancora valida (pur con i discrimini del Tar),
  2. se, invece, conviene affidare tutto alla terza classificata, ovvero alla Matarrese srl,
  3. se conviene aspettare il Giudizio della Corte di Appello di Lecce. Infatti, sia la prima sia la seconda azienda classificata nel bando per l’ospedale San Cataldo hanno dichiarato che si rivolgeranno in appello.

Quindi, i tempi per ottenere il nuovo ospedale nel capoluogo ionico si allungano per attendere le risposte da parte della Giustizia.

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