E’ a rischio chiusura il centro pneumologico di Taranto

TARANTO – Il Presidio territoriale di via Bruno rischia la chiusura e questa non è una prospettiva piacevole considerando che per i cittadini rappresenta un importante punto di riferimento.

I dati registrano bilanci formidabili per quanto riguarda la soddisfazione da parte dei pazienti e pure dei medici di base che vedono nel presidio un valido sostegno per quanto riguarda la cura e l’assistenza del malato con patologie riguardano le vie respiratorie.

Il presidio appartiene al reparto ospedaliero sito al Moscati e per il territorio rappresenta un punto di riferimento essenziale. Basti pensare che conta 20mila prestazioni all’anno, sotto la guida di 4 eccelenti medici, Vincenzo Cofano, Vuncenzo Tricarico, Raffaele Grasso e Lara Bailardi, e con la coordinazione del responsabile Giancarlo D’Alagni.

Se dovesse effettivamente chiudere il presidio di Pneumologia, i cittadini si troverebbero in grossa difficoltà. Già, lo scorso mese di aprile, dopo la chiusura del Cup Prenotazioni, sono iniziati i disagi e ci si domanda come andrà a finire.

E’ molto probabile che il presidio di via Bruno venga destinato ad uffici amministrativi, ma in questo modo la città verrebbe privata di un servizio prezioso, vista la situazione critica generata dall‘inquinamento atmosferico responsabile delle malattie respiratorie.

Questo provvedimento andrebbe contro a una delibera che parla di integrazione tra territorio e reparto ospedaliero e alla proposta da parte dei medici della stessa struttura, di implementazione delle attività. Essi suggeriscono al paziente con disturbi respiratori del sonno, di “completare il percorso diagnostico, terapeutico di follow-up”.

Tra le varie proposte dei medici vi è anche quella di riprendere le attività del centro antifumo con l’attribuzione del codice di esenzione.

Insomma, per una città come Taranto, oramai protagonista suo malgrado, per malattie polmonari e del tratto respiratorio, chiudere un centro così utile come il centro pneumologico, rappresenta davvero una beffa nei confronti dei suoi cittadini.

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