Finanziamento a Taranto rivolto ai minori stranieri non accompagnati

TARANTO – Iscritto in bilancio un finanziamento ministeriale di 2milioni di euro a favore di particolari facie sociali. Si tratta di minori stranieri non accompagnati che necessitano di aiuto.

Si tratta di ragazzi che sono senza una guida dei genitori e per questo il comune di Taranto deve intervenire in aiuto per quando riguarda l’istruzione, l’educazione, l’inserimento lavorativo.

Deve monitorare anche tutte le attività in cui vengono coinvolti questi giovani.

Il bando è stato presentato nel 2017 dal comune capofila insieme a 4 partner rappresentati da onlus locali.

Progetto rivolto a minori stranieri non accompagnati

Il progetto si chiama 2gether ed è stato ideato appositamente per i minori stranieri non accompagnati- Msna. Il Consigliere comunale Dante Capriulo informa che sono previsti i seguenti interventi:

“L’implementazione di una piattaforma che permetta la gestione dei bisogni formativi, educativi, professionali dei minori e un monitoraggio costante delle attività in cui vengono coinvolte i MSNA;

La formazione professionale e percorsi orientati al loro reinserimento sociale e lavorativo (con percorsi brevi di formazione con Maestri d’Arte e partecipazione a laboratori artigianali per un possibile inserimento lavorativo dei minori, la produzione di arredi artigianali ed opere artistiche, con oggetti di riuso, che possano diventare un marchio da commercializzare);

Percorsi di educazione legale e sanitaria;

Sportello di ascolto e mediazione culturale e linguistica;

L’avvio di azioni di potenziamento del sistema di accoglienza da parte di famiglie affidatarie;

Collaborazioni con associazioni del Terzo Settore per l’avvio di attività di utilità sociale;

Laboratori sportivi e artistico/culturali/ricreativi per l’organizzazione del tempo libero dei minori stranieri non accompagnati;

La realizzazione di eventi culturali (spettacoli, video, cortometraggi) per l’inclusione e l’integrazione con il territorio”.

Per consentire un’effettiva integrazione dei minori stranieri, è previsto che all’interno delle attività svolte possano partecipare tra il 10 e il 20% di minori italiani anche se non come destinatari diretti.

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