Massafra città amica dei bambini: Palazzo di Città si tinge di blu

MASSAFRA – Il 20 novembre è una giornata speciale in cui si celebra la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza voluta dall’UNICEF nel trentennale dell’approvazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Anche Massafra ha aderito all’iniziativa “Go blue – un mondo dipinto di blu” ovvero la campagna di sensibilizzazione che vede i monumenti delle città illuminarsi di blu. L’idea è quella di puntare l’attenzione sui diritti dei bambini e degli adolescenti per fare in modo che vengano garantiti.

Dall’assessore Maria Rosaria Guglielmi qualche dettaglio in più: «Il comune aderisce all’iniziativa “Go blue – un mondo dipinto di blu” voluta dall’Unicef e in particolare dal Comitato provinciale, per celebrare la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il prossimo 20 novembre – annuncia l’assessore – Palazzo di Città – piazza Garibaldi, sarà illuminato di blu per chiedere che vengano garantiti i diritti per ogni bambino, bambina e adolescente.

Il 20 novembre di quest’anno – ricorda l’avvocato Guglielmi – si celebra un anniversario importante: i 30 anni dall’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La Convenzione – spiega l’assessore – è il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato al mondo; ha ispirato i Governi a adottare nuove leggi e stanziare nuovi fondi per aumentare l’accesso dei bambini ai servizi e godere dei propri diritti. Ha inoltre contribuito a cambiare la percezione sull’infanzia e l’adolescenza, garantendo a bambini e ragazzi un nuovo protagonismo.

Nonostante questo – osserva – la Convenzione non è ancora pienamente attuata, conosciuta e capita, per questo l’UNICEF ha chiesto alle città di illuminare un monumento simbolo e come amministrazione abbiamo scelto Palazzo di Città, la casa di tutti, anche dei bambini.
Massafra – conclude – sarà sempre dalla parte dei più piccoli, in difesa delle fasce deboli ed emarginate.»

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