Sciopero trasporti 3 dicembre 2021: modalità, orari e motivi

TARANTOSciopero trasporti venerdì 3 dicembre 2021 indetto dai sindacati. Si preannuncia un venerdì difficile per i lavoratori che sono soliti prendere metropolitane, autobus e treni per spostarsi nelle città. I motivi e le cause che hanno portato alla mobilitazione sono molteplici e non riguardano solo il Green Pass e le possibili discriminazioni, ma anche le condizioni di lavoro degli autoferrotranvieri. Motivazioni che comunque elencheremo in un paragrafo successivo. Anche Trenitalia aderirà alla mobilitazione, come si evince in una nota, durerà dalle 9 alle 17. Previste fasce di garanzia per i treni regionali, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Nessuna modifica per i treni a lunga percorrenza. Previsti disagi anche per chi prenderà l’aereo, visto che dalle 13 alle 17 sciopereranno i lavoratori dell’aeroporto di Napoli Capodichino. In provincia di Bari i lavoratori di autobus e treni incroceranno le braccia dalle 8.30 alle 12.30. Lo sciopero, in generale, durerà 4 ore, variabili in base al personale scioperate per ogni regione.

Sciopero trasporti 3 dicembre: le cause

In un comunicato redatto da Ugl Autoferro emergono le motivazioni alla base dell’agitazione. “Non siamo mai stati contrari né alla campagna vaccinale, né tanto meno a qualsiasi strumento posto in essere per combattere la terribile pandemia che ha aggredito il nostro mondo”, si legge nell’incipit della nota, “ma siamo sempre stati forti oppositori di situazioni che potessero creare mondi contrapposti e poco sicuri all’interno dei luoghi di lavoro”. Dal 15 ottobre 2021, tuttavia, è entrato in vigore l’obbligo di esibire il Green Pass nei luoghi di lavoro, e si sono creati situazioni a volte surreali: “Intimidazioni ai lavoratori, scelte organizzative non bastate sul buon senso né sulla possibilità reale di essere attuate (chi controllerà i green pass dell’utenza del trasporto pubblico locale, obbligatori come previsto dal nuovo decreto?). Nonostante le perplessità dimostrate, non è stato mai ricevuto alcun riscontro.

Tutte le ragioni della protesta

La protesta in corso sarà dunque per le seguenti cause:

  • Per la discriminazione in essere tra lavoratori e per le intimidazioni e ritorsioni che si stanno verificando;
  • Per la sicurezza di tutti gli operatori del settore, perché le aziende operino secondo i dettami su sorveglianza sanitaria e prevenzione, ai sensi della Legge 81/08, perché la sicurezza non sia un elemento da valutare e usare solo in determinate situazioni, ma diventi un campo di attenzione e investimento prioritario e garantista;
  • Per l’assente tutela agli operatori front line vittime degli effetti post Covid, che invece di essere accompagnati in percorsi di garanzia e ripresa, sono discriminati e spesso spinti in soluzioni prima disciplinare, poi risolutive, come destituzione e licenziamento, in quanto non più idonei;
  • Per il silenzio, l’arroganza e la protervia con cui il Governo ha deciso di non rispondere alle legittime domande di un settore così importante per il tessuto economico e produttivo del Paese;
  • Per le ripercussioni economiche che la crisi ha portato sulle spalle di ogni Autoferrotranviere d’Italia e sulle relative famiglie, gravate da situazioni di lavoro, di mancato rinnovo contrattuale, di assente tutela e salvaguardia relativamente alla salute e alla sicurezza;
  • Per dire no alle discriminazioni, perché il Presidente Draghi esige l’esibizione di un tampone negativo prima di qualsiasi incontro in presenza, anche on persone vaccinate, ma la sua incolumità non deve valere più di quella di qualsiasi lavoratore, dal politico fino all’ultimo Autoferrotranviere;
  • Perché crediamo che il diritto universale alla salute appartenga a ogni individuo, non solo a qualcuno.
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