Addio a Giovanna Gennarini Laterza che amò la sua Taranto diffondendo la cultura

TARANTO – Domani presso la Chiesa di San Ferdinando a Bari, si terranno i funerali di Giovanna Gennarini Laterza. Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 5 febbraio del 2020.

Giovanna Gennarini Laterza ha dedicato la sua vita difendendo la bellezza e la cultura come strumento magnifico di comunicazione tra la gente.

Moglie dell’editore Paolo Laterza, Giovanna Gennarini muore in questi giorni così difficili per la città di Taranto e per l’azienda del siderurgico ex Ilva, che in tutti questi anni ha dato lavoro a molti padri di famiglia, ma ha procurato anche tanta sofferenza.

Lascia Taranto alla quale era legatissima, con un velo di malinconia. Nel 2015 aveva voluto rilasciare un’ intervista proprio per fare sentire ai suoi concittadini la propria solidarietà per tutto quello che stavano vivendo.

Giovanna Laterza è nata a Taranto e ha frequentato il prestigioso Liceo Archita, poi si è laureata in Giurisprudenza e ha sposato l’avvocato Laterza con cui si è trasferita a Bari.

Era una donna molto impegnata che coltivava interessi in ambito culturale sia collaborando all’interno della Casa Editrice Laterza, sia in altre iniziative.

Giovanna Laterza pur vivendo a Bari non aveva mai dimenticato la sua Taranto dove è stato dato il suo nome al prestigioso Palazzo Gennarini. Rappresenta uno dei palazzi storici della città, di grande pregio artistico ed architettonico. Si trova a pochi passi dall’Università e non si poteva lasciare a se stesso.

Per questo motivo, con Barbara e Claudia Lacitignola, due sorelle che hanno avuto in questi anni un ruolo molto importante per quanto riguarda la diffusione della cultura a Taranto, Palazzo Gennarini torna agli antichi lustri.

Giovanna Gennarini viveva respirando cultura nella Libreria Laterza, attenta al modo di approcciarsi alla gente che accoglieva con il suo meraviglioso sorriso.

Con l’associazionismo, si è impegnata a diffondere la cultura, ma non solo. Con il “Soroptimist Club” a Bari, aveva ricoperto molte cariche locali e nazionali. Sono state tante le battaglie ambientaliste e sull’educazione da lei avviate.

A Taranto, il suo impegno era fondato sulla cultura dell’abitare, con l’obiettivo di permettere ai quartieri di riscattarsi.

Per la ristrutturazione di Palazzo Gennarini, si era battuta perché voleva che fosse sfruttato tutto quello spazio per la nascita di una libreria universitaria, dove alla guida vi fossero le nuove generazioni.

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