Allarme Coldiretti, la Xylella ha fatto scomparire 1/3 degli ulivi della Puglia

Il piano storico, quello ambientale ed infine quello economico e occupazionale hanno perso degli esemplari centenari che mai più torneranno come prima. L’allarme Coldiretti è stato lanciato per richiedere l’urgente l’attivazione del secondo bando che punta alla salvaguardia degli Ulivi monumentali. Nelle scorse settimane sono stati messi a disposizione del settore 2,2 milioni di euro del Piano rigenerazione olivicola.

Allarme Coldiretti, ecco la soluzione sperimentale per gli ulivi infetti

Con il nuovo allarme Coldiretti si prova a chiarire qualche punto non ancora chiaro. Non esistono delle cure adatte a salvare gli ulivi infetti da xylella per cui l’unica strada che rimane da percorrere è la convivenza con questo batterio. La convivenza conduce alla pratica dell’innesto con tante varietà resistenti della pianta. Questa tecnica serve a salvaguardare gli ulivi millenari ma è sperimentale quindi non bisogna avere aspettative elevate. E’ stato adottata con grandi ritardi, quindi se adesso dovesse utilizzata su ulivi fortemente compromessi non produrrebbe i risultati sperati. Per cui in questo caso il fallimento sarà quasi certo.

3 olive su 4 sono andate perdute

Ad ogni modo il primo bando ha raggiunto 94 domande per un totale di 2,8 milioni di euro per cui adesso bisognerà aprire un secondo bando che potrà assorbire 5 milioni in dotazione sulla misura. Le aziende in questo momento hanno bisogno di supporto e sostegno almeno per i prossimi cinque anni fin quando gli ulivi innestati non riusciranno a recuperare la produttività di prima o quasi. L’impegno della regione è fondamentale perché l’avanzata della xylella fastidiosa ha provocato gravi conseguenze nella parte sud del territorio ma potrebbe fare molto di più. Se sono andate perse tre olive su 4 nella provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio d’oliva nel periodo compreso tra il 2021 e il 2022, tra qualche anno i dati potrebbero essere molto più preoccupanti.

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