Chianca amara, monumento storico ricordo di una storia tragica

Chianca amara, è un monumento storico con una storia incredibile alle spalle, tragica, indimenticabile. E’ un blocco di pietra semplicissimo tanto protetto dai viestani nonostante non rappresenti nulla di bello. Negli anni nessuno ha mai attuato delle modifiche su di essa, perché racchiude le peggiori efferatezze che risalgono al 1954.

Chianca amara, l’assedio di Dragut Rais racchiuso in una pietra

Chianca amara ricorda l’attacco che si è svolto nel 1554, da parte del Corsaro Dragut Rais comandante di una delle flotte di 70 galee. I nemici entrarono in città dopo diversi giorni di tentativi. Le misure di difesa non furono abbastanza, dopo tanta resistenza da parte del suo popolo che ha lottato con le unghie e con i denti, Vieste ha dovuto cedere.

Gli assalitori allora compirono le peggiori razzie. Furono capaci di uccidere e distruggere ogni cosa perchè secondo la credenza e la fede del Vicerè Dragut la battaglia era l’unico mezzo ritenuto valido per guadagnare un posto in paradiso. Ecco perché in loro durante l’assedio non è mai sorto il minimo dubbio.

Le vie di Vieste si dipinsero di rosso sangue

La pietra è stata la protagonista di quel periodo perché usata dagli assalitori per uccidere senza pietà. Il suo nome infatti vuol dire roccia amara. Lì vicino sono state imprigionate più di 7000 persone. Tra queste tante donne e bambini che furono uccisi senza pietà. Vennero decapitati proprio lì, nella parte antica della città utilizzando la pietra amara. Le vie del centro storico si allagarono di sangue.

La pietra oggi non soltanto ricorda il dolore del passato ma ha anche il compito di fungere da monito. La storia è fondamentale, come in questo caso con una prova evidente, per evitare che un giorno qualcosa di simile possa accadere per la seconda volta.

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