Criminalità nelle campagne pugliesi

LECCE – Il Presidente della Coldiretti Lecce denuncia un fatto molto grave, quello del furto di alcuni alberi che gli olivicoltori avevano impiantato dopo anni che attendevano, a causa di blocchi burocratici e per la xylella.

Armati di buona volontà stavano iniziando a guardare al domani, ma una massa di balordi ha spento di nuovo le loro speranze.

Già da diverso tempo, stava dilagando il fenomeno della criminalità, ma questa è forse la ferita più grande.

Occorrono maggiori controlli, e se nel corso dell’anno i ladri agiscono senza scrupoli nel rubare mandorle, uva, ciliege e ortaggi e recentemente anche ulivi monumentali, per essere immessi nel mercato, forse è giunto il momento di mettere un freno a tutto questo.

Il grave furto di questa volta, che riguarda le piante immuni, non deve passare inosservato. Erano state appena piantumate le giovani piante di ulivo di FavolosaLeccino, al posto di quelle piante ammalate che sono state eliminate.

Coldiretti Puglia denuncia tutto questo e il Presidente Gianni Candele, dichiara:

Sono atti vergognosi e inaccettabili che vanno fermati anche con l’intervento dell’Esercito. E’ immaginabile che le piante rubate sono destinate al mercato parallelo delle piante resistenti, che sarà sempre più appetibile perché si alimenterà in maniera direttamente proporzionale alla crescita dei reimpianti”.

Coldiretti ha chiesto l’intervento diretto del Ministro dell’Interno Salvini, perché le aree rurali sono a rischio tutto l’anno, rappresentando una fonte di guadagno con i prodotti stagionali, molto appetibili ai mercati.

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