Droga e cellulari nelle carceri di Foggia e Taranto. Il sindacato Polizia Penitenziaria denuncia gli scarsi controlli

TARANTO – Il Sindacato di Polizia Penitenziaria denuncia i fatti gravissimi accaduti in questi giorni che hanno riguardato due carceri pugliesi, sia quello di Foggia che quello di Taranto. Sono arrivati all’interno delle mura carcerarie telefoni cellulari e sostanze stupefacenti.

Aldo Di Giacomo, segretario del Sindacato polizia penitenziaria-Spp denuncia il ritrovamento di due cellulari e di alcune dosi di sostanza stupefacente nella Casa Circondariale di Foggia.

Carenza di organico di Polizia e numero eccessivo di detenuti nelle carceri di Foggia e Taranto

Il segretario del Sindacato sostiene che mancano i controlli a causa di una carenza dell’organico di Polizia e di conseguenza i detenuti riescono a gestire i loro traffici illeciti anche all’interno del carcere.

A fronte del numero di personale, i detenuti sono oltre il limite massimo tollerabile.

La situazione delle carceri è molto grave, e proprio in questi giorni è accaduto un caso analogo a Taranto. Con la complicità di una donna, due cellulari e della droga erano destinati al suo convivente detenuto nella casa Circondariale.

Se non fosse accaduto un imprevisto, forse nessuno si sarebbe accorto che della sostanza stupefacente stava arrivando ad un detenuto. Un drone conteneva la merce assieme ai due telefoni cellulari.

Per evitare che il drone fosse notato, erano stati disattivati i sensori ottici lampeggianti, ma così ha urtato contro un filo di nylon usato per stendere i panni. Il drone caduto è stato scoperto dagli agenti. All’interno si trovavano 280 grammi di hashish, 2,5 di cocaina e due mini cellulari.
La donna e il convivente detenuto, originario di Bari, sono stati indagati e attualmente, l’uomo si trova detenuto nel carcere di Terni.

I fatti gravissimi accaduti in questi giorni nelle carceri di Foggia e Taranto, si vanno a sommare agli altri casi avvenuti nel tempo e causati sempre da una carenza di personale.

Le guardie penitenziarie svolgono un lavoro molto duro rischiano in prima persona persino la loro vita.

I sindacati chiedono interventi immediati, per mettere a freno episodi gravi che accadono ogni giorno nelle carceri.

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