Dubbi su un farmaco anti Covid donato in Puglia

Ben 500.000 pillole di Resochin, ovvero clorochina prodotti a Karachi sarebbero il nuovo farmaco anti Covid che è stato consegnato anche in alcuni ospedali di Basilicata e Puglia. Un giallo che riguarda 500 mila pillole arrivate in tutta Italia. Una scelta sanitaria fatta probabilmente, grazie anche all’idea della Cina di utilizzare la clorochina: ecco perchè sono arrivati dei farmaci nuovi. Si tratta di un antimalarico che forse avrebbe mitigato gli effetti del Coronavirus. Però questo farmaco, poi alla fine, non aveva l’effetto che si pensava. Negli ospedali ne hanno accettati in quantità industriali.

Il farmaco anti Covid e la donazione

Il farmaco anti Covid è un dono delle Forze Armate Pakistane. Tutto è iniziato il 14 aprile scorso quando l’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA ha riscontrato la donazione da parte delle forze armate. Parliamo di 1667 confezioni da 300 compresse per il Lotto kh 06967 con scadenza al 2023. Si tratta di una donazione che non era passata nelle mani però dell’Aifa. Non c’erano autorizzazioni sanitarie italiane ma solo quelle pakistane. Infatti, era stata solo l’officina Bayern Pakistan private Limited c21 sita a Karachi a convalidarle.

I dubbi sull’utilizzo del farmaco

In merito alla diffusione del farmaco, gli esperti hanno pubblicato un’inchiesta esclusiva che ha fatto il giro del mondo: l’Ente governativo americano che garantisce i controlli sostiene che non vi siano delle conferme sull’uso. La fretta dovuta dalla crisi sanitaria chiaramente non aveva fatto fare le tutte le verifiche necessarie prima dell’utilizzo. Il farmaco anti Covid, secondo le autorità italiane, poteva avere delle carenze e quindi si è deciso alla fine di bloccarne la diffusione. In Italia, infatti le tracce in merito a questo farmaco si confondono in maniera irrimediabile. Questo chiaramente non tranquillizza nel suo utilizzo.

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