In Puglia più morti sul lavoro per Covid

L’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre ha realizzato un’indagine sull’emergenza sanitaria nel Paese, dalla quale è emerso che la percentuale di morti sul lavoro per Covid in Puglia è più alta che in altre regioni. Con la Puglia detengono il primato come vittime sul lavoro per covid anche altre regioni come Molise, Lombardia, Campania, Abruzzo e Liguria. Dall’indagine è emerso anche che in Trentino Alto Adige, Sardegna, Veneto,Calabria, Toscana e Basilicata è meno elevato il rischio di mortalità. La regione con il rischio di mortalità minore, dopo 20 mesi di emergenza sanitaria, è risultata il Veneto.

 Più alta la percentuale di morti sul lavoro per Covid in Puglia

Infatti, di fronte alla media nazionale pari a 32,6, il Veneto ha registrato un indice di 15,6. Si tratta di valori molto che non hanno nulla a che vedere con quelli del Lazio e della Lombardia. Inoltre, è stato anche accertato che i dati registrati sulle vittime da gennaio 2020 ad agosto 2021 sono di gran lunga inferiori a quelli del 2020. Come ha detto il Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, Mauro Rossato, i vaccini sono stati efficaci e hanno ridotto notevolmente la mortalità. Sempre dai dati è stato accertato che l’83% delle vittime è costituito dagli uomini, nella fascia di età compresa fra i 50 e i 64 anni, con la percentuale del 71,5%.

Si verificano su Industria e Servizi le vittime maggiori

I morti sul lavoro per Covid si registrano nell’88% dei casi nell’Industria e nei Servizi. Il settore più colpito è quello della Sanità e Assistenza Sociale con il 22,8%, poi è la volta del settore Trasporti e Magazzinaggi con il 13%  e le Attività Manifatturiere con il 11,9%. Nel settore dell’Amministrazione Pubblica e Difesa i morti si attestano al 10,2%, e la stessa percentuale in quelli del Commercio. Anche a fine agosto 2021 sono le stesse le professioni più colpite dalla pandemia, ma c’è stato un cambio di posto nella classifica. Al primo ci sono infatti gli impiegati, addetti alla segreteria e agli affari generali, e al secondo posto ci sono i tecnici della salute.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy