Infermieri di famiglia, nuova chance per la Puglia

Il Decreto Rilancio ha previsto la possibilità di inserire nell’ordinamento sanitario nazionale gli infermieri di famiglia. La Regione Puglia ha subito colto la palla al balzo in quanto si potranno istituire queste figure professionali molto importanti e più vicine cittadini. La richiesta perentoria arriva dei presidenti degli ordini delle professioni infermieristiche delle province di Bari, Barletta Trani e Brindisi. I presidenti Antonio Scarpa, Giuseppe Papagni e Saverio Andreula hanno chiesto al presidente e assessore alla sanità Michele Emiliano di intervenire al più presto per istituire tale figura professionale. È molto importante restare vicino alle famiglie soprattutto in questa fase legata alla pandemia.

Infermieri di famiglia, che cosa fa

Infermieri di famiglia è una figura istituita nell’ambito del Decreto Rilancio e le Regioni devono recepire questa legge per introdurre tale professionista nella struttura sanitaria. Le Regioni possono assumere con un rapporto di 8 per ogni 50 mila abitanti. Quindi, in Puglia parliamo di una figura molto importante che però potrebbe trovare scarso riscontro finanziario. Infatti, la disponibilità finanziaria della Regione è di poco superiore a 22 milioni per il 2020 e 31 milioni e 784 mila euro, invece per il 2021. Eppure si tratterebbe di una figura molto importante, per potenziare l’assistenza domiciliare.

L’appello degli ordini professionali

Gli ordini professionali delle province di Bari, Bat e Brindisi però fanno pressing sul presidente Michele Emiliano per fargli assumere gli infermieri di famiglia. Il potenziamento della rete di assistenza domestica, in questo momento, è fondamentale anche perché la gestione non è facile, specie se dovesse tornare il Covid 19. Secondo gli esperti, quindi, si tratterebbe di un modello efficace che va a potenziare la rete socio-sanitaria e territoriale dei presidi socio sanitari e socio assistenziali, che esistono in pochissime Regioni.

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